Storia di Dino Bruni

Già Campione Italiano Allievi nel 1950, è stato tra i migliori dilettanti degli anni '50. Ha partecipato infatti sia alle Olimpiadi di Helsinki (1952) che a quelle di Melbourne (1956). In Finlandia si è classificato 2° nella Prova a Squadre e 5° nella Prova in Linea, in Australia 4° a Squadre e 28° in Linea. Inoltre nel 1955 ha vinto il bronzo iridato nella prova su strada. Tra i professionisti (fine 1956-1964) pur non arrivando alle vette dei campioni è stato un eccellente stradista che ha saputo mettere a profitto le sue apprezzabili qualità di velocista-combattente. La maggior parte delle sue vittorie, infatti, sono venute al termine di azioni nelle quali è stato protagonista. Fra le classiche in linea, la Tre Valli Varesine '59, il Giro di Reggio Calabria '61 e la Coppa Sabatini a Peccioli nel '61 e '63 figurano nel suo palmares; ma fu soprattutto nelle tappe dei Giri che si fece apprezzare ed ammirare: al Giro d'Italia s'impose a Napoli nel '60 conquistando la maglia rosa (subito persa il giorno seguente), poi vinse anche a Trento; tre le vittorie nel Tour de France, a Rouen e St Etienne nel '59 e a Pougues-les-Eaux nel '62; tre nel Giro del Sud-Est in Spagna nel '58; una nel Giro della Champagne '60 e una nel Giro della Svizzera '62. Una sola volta è stato schierato in Nazionale ai Mondiali (31° nel 1959).
Con minor generosità e più acuta condotta tattica il suo bottino sarebbe stato più sostanzioso anche se una trentina di successi in otto anni di professionismo rendono merito a questo buon corridore.
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