Celeberrimo campione del ciclismo "eroico", nato in Valle d'Aosta (Italia), ma emigrato fanciullo in Francia (optò per la nazionalità francese) a lavorare come spazzacamino e per la sua bassa statura venne soprannominato "le petit ramoneur", il piccolo spazzacamino.
In terra francese trovò fama e fortuna con la bicicletta: gran pedalatore, formidabile fondista, dotato di eccellente resistenza e tenacia, estremamente regolare, fu tra gli assi più celebrati del periodo, aggiudicandosi tra l'altro due Roubaix, la massacrante Parigi-Brest-Parigi (oltre mille km senza interruzioni), la Bordeaux-Parigi e soprattutto la prima mitica edizione del Tour de France (1903).
Un palmares quindi qualitativamente notevole e che avrebbe potuto essere migliore se non avesse subito una clamorosa squalifica nel Tour vinto nel 1904 dove gli inganni e le malefatte dei ciclisti portarono all'eliminazione dei primi quattro della classifica finale e alla squalifica per due anni. Proclamatosi sempre innocente, si rifiutò sdegnato di chiedere la grazia ed abbandonò l'attività agonistica a quasi 34 anni.
Nel 1911 (40 anni) rientra alle corse per un breve periodo e giunge 9° nella Parigi-Brest-Parigi (3° nella classifica dei "Touristes-Routiers") di 1200 km. Altre importanti prove in linea e gare di fondo in pista (come la 800 chilometri di Parigi, la 24 Ore di Liegi e la 24 Ore di Parigi) lo videro ottenere affermazioni alle quali aggiunse un record significativo: 500 chilometri su strada con allenatori in 15 ore 2'32"1 il 3-4 febbraio 1895. Due suoi fratelli, Cesare e Ambroise, furono ciclisti e si distinsero a cavallo dei due secoli.