Ronde van Vlaanderen

La prima delle sei grandi classiche del Nord è da sempre il Giro delle Fiandre. La corsa fiamminga è per la popolazione locale, racchiusa in piccoli villaggi, l'evento dell'anno, un rito da consumare in strettissime strade lastricate di pavé e di polvere di carbone che conducono al muro di Grammont.
La gente della zona lo chiama semplicemente "Muur", il Muro, perchè è una breve ma micidiale salita che ha fatto la storia di questa affascinantissima classica.
Un chilometro scarso di ascesa (la salita vera e propria è lunga circa 850 metri) per superare 68 metri di dislivello con una pendenza media del 9,2% ma con strappi secchi e violenti del 20, che inducono molti corridori a scendere di sella.
E chi transita primo in cima al Grammont ha moltissime possibilità di giungere in solitario al traguardo di Meerbeke, pochi chilometri più in là.
Paul Deman, nel 1913, è stato il primo vincitore e Johan Museeuw, negli anni Novanta, l'interprete più sopraffino (tre successi, due secondi e due terzi posti) ma il vero e unico Leone delle Fiandre sarà per sempre Fiorenzo Magni. Tre vittorie consecutive indimenticabili, riportate con avverse condizioni atmosferiche che hanno ancor di più esaltato le doti atletiche ed il carattere del campione toscano. Nel 1949 Magni vince in volata sulla coppia belga formata da Valere Ollivier e Alberic Schotte, nel 1950 stacca tutti sul muro di Grammont contenendo il furioso inseguimento dello scatenato Schotte e nel 1951 trionfa per la terza volta con oltre cinque minuti di vantaggio sugli inseguitori.
Anche se l'eroico ciclismo del primo dopo guerra non esiste più, ancora oggi il Giro delle Fiandre è la classica che più di ogni altra evoca ed esalta la grandezza del ciclismo.
©2002-2023 Museo del Ciclismo Associazione Culturale ONLUS - C.F.94259220484 - info@museociclismo.it - Tutti i diritti riservati

I dati inseriti in archivio sono il risultato di una ricerca bibliografica e storiografica di Paolo Mannini (curatore dell'Archivio). Le fonti utilizzate sono svariate (giornali, libri, enciclopedie, siti internet, archivi digitali e frequentazioni sui vari Forum inerenti il ciclismo). Chiunque desideri contribuire alla raccolta dei dati, aggiunta di materiale da pubblicare o alla correzione di errori può farlo mettendosi in contatto con Paolo Mannini o con la Redazione.

Preferenze Cookies - Privacy Policy