La partenza effettiva viene data alle ore 10.11 con 138 corridori al via. Al km 2 allungo di D'Andrea che però viene subito riassorbito dal gruppo. Al km 15 allungano sei corridori: Carlström, Caneschi, Boggia, Massimo Mazzanti, Betts e Sullivan. Al km 18 dal gruppo escono anche Nishitani, Bono, Tosatto, Amichetti, Duma, Murro, Ermeti e Fischer i quali in pochi km si riportano sui battistrada e così al km 24 in testa sono in quattordici con un vantaggio di 25" sul gruppo. Al km 33 il vantaggio dei battistrada è di 38" su Aggiano e Iannetti, usciti dal gruppo che, allungatissimo, è segnalato a 43". Ripresi i contrattaccanti il gruppo perde leggermente terreno e il vantaggio dei battistrada supera il minuto. Al km 50 i battistrada hanno 1'26" di vantaggio.
Durante la salita del Morazzone (soprannominata Piccolo Stelvio per via dei tornanti che la punteggiano) nel gruppo di testa cedono Betts, Nishitani e Caneschi, e così i battistrada restano in undici. Ma il gruppo, condotto in particolare da Panaria e Team L.P.R., controlla e non lascia che il vantaggio superi i 2'.
A 45 km dal traguardo, col vantaggio sceso a 50", si stacca Amichetti. Team L.P.R. e Domina Vacanze dietro tirano con convinzione e la fuga ha il destino segnato: a 20 km dalla fine Ermeti prova ad avvantaggiarsi, gli si accodano Bono, Tosatto, Carlström, Murro, Fischer e Mazzanti. Ma ogni sforzo è vano, e il gruppo torna compatto al km 187.
Simeoni e Tonti, poi Bosisio, provano il contropiede, senza fortuna. Ai 5 km ci prova Commesso con Missaglia, ma i due vengono ripresi a 2 km dal termine. Non si sfugge alla volata, la Fassa Bortolo lancia Petacchi, ma lo spezzino non ha lo spunto di altre volte, e chiude solo al quarto posto. Napolitano vince davanti a Brown e Fischer (che pure si è dannato in fuga per tutto il giorno), quinto è il campione italiano Gasparotto.