18 ottobre 1997 - Giro di Lombardia

Partenza tranquilla, niente d'importante da segnalare fino alla Roncola dove evadono Belli, Pellicioli, Brochard, Simeoni e Faresin sui quali si riportano Celestino e Henn. I sette battistrada transitano in vetta con 1'02" di margine sul gruppo che però, trascinato dagli uomini di Bartoli e Jalabert, ricuce lo strappo dopo una cinquantina di km. Proprio nel momento del ricongiungimento allungano in contropiede Belli e Simeoni che procedono di buon accordo mentre nel gruppo c'è incertezza. Dopo qualche km di tentennamenti, tocca nuovamente alla Once di Jalabert forzare l'andatura e tentare di annullare questo nuovo attacco: si avvicina il Colle del Gallo e si portano in prima fila Mauri, Zulle e lo stesso Jalabert, ma il margine dei due fuggitivi si mantiene ancora di poco inferiore al minuto. Sulle prime rampe dell'ultima asperità Jalabert rompe gli indugi, contrattacca con grande decisione e si trascina dietro cinque uomini (Tafi, Lanfranchi, Bartoli, Francesco Casagrande e Rebellin) mentre il gruppo si sgretola. La situazione si evolve rapidamente, con Jalabert molto attivo nel forzare l'andatura: i due battistrada vengono ripresi a poco più di tre km dalla vetta ma Simeoni scatta nuovamente e stavolta alle sue spalle non c'è reazione tanto che rientrano altri corridori nel gruppetto di Jalabert. Roux e Merckx sono i primi, ma i distacchi sono ancora esigui ed in località Piano Simeoni viene raggiunto da quattordici corridori: Belli, Fr. Casagrande, Bartoli, Tafi, Jalabert, Lanfranchi, Rebellin, Merckx, Roux, Hamburger, P. Valoti, G. Valoti, Thibout e Barbero. A poco meno di due km dalla vetta scatta Jalabert al quale resiste in un primo momento soltanto Bartoli, Casagrande e Tafi. Il francese è scatenato ed allunga a ripetizione, Bartoli è l'unico che riesce a rimanere al suo fianco ma poi pure lui è costretto ad arrendersi. Jalabert se ne va, scatta ancora e transita in vetta al Colle del Gallo con 12" di margine su Casagrande, Lanfranchi e Bartoli; ad una trentina di secondi Rebellin, P. Valoti, Tafi e Merckx. In discesa Jalabert viene subito ripreso mentre i primi inseguitori si avvicinano ed il loro ritardo scende fino a 19"; ma i quattro battistrada collaborano fattivamente, Bartoli e Jalabert parlottano a più riprese, ed il margine dei fuggitivi riprende presto a salire, attestandosi intorno ai 40". I battistrada, ormai imprendibili, vanno a disputarsi la vittoria in una volata che vede Bartoli (pago della sicura vittoria in Coppa del Mondo) rialzarsi subito e disinteressarsi dello sprint nel quale Jalabert non ha difficoltà ad imporsi a braccia alzate su Casagrande e Lanfranchi con la nuova media record, addirittura sopra 43 all'ora.
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