17 ottobre 1981 - Giro di Lombardia

Partenza alle 8.34, subito una quindicina di attaccanti (tra cui Antonini, Santimaria, Natale e Martinez) in fuga ma il Superghisallo rivoluziona la situazione. Emerge infatti Julien che transita in vetta con 25" di margine su Pevenage e Roche tallonati da Donadello, Santimaria e Mantovani. I favoriti sono tranquilli ed accusano 1'40" di ritardo ma in discesa recuperano terreno ed a Lecco si riforma al comando un gruppo di una sessantina di unità. Sul Colle Balisio in testa alla corsa si porta un gruppetto composto da Savini, Cattaneo, Masciarelli, Gisiger, Wilmann, Digerud e Passuello ai quali è lesto ad accodarsi anche Baronchelli: il vantaggio dei fuggitivi tocca presto i 3' e, nonostante il forcing della Gis, a Porlezza il ritardo del gruppo oscilla ancora sui 2'30". Sul Passo d'Intelvi si scatena Baronchelli che rimane solo e transita in vetta con 1'27" su Cattaneo, 1'30" su Digerud e Wilmann, 2'10" sul gruppo di Moser e Saronni i quali appaiono ancora indecisi sul da farsi e si sorvegliano strettamente a vicenda. Sulle prime rampe della salita di Schignano il fuggitivo si mantiene saldamente al comando mentre finalmente nel gruppo qualcuno decide di muoversi con convinzione: è infatti Kuiper che scatta con decisione e si pone all'inseguimento di Baronchelli che in vetta vanta 1'38" sull'olandese mentre il gruppetto di Saronni e Moser si trova ancora a 2'30". In discesa Kuiper guadagna una trentina di secondi, una foratura del battistrada favorisce gli inseguitori (anche il gruppo sta recuperando) e la situazione diventa incerta. A 30 km dall'arrivo infatti a Baronchelli rimangono soltanto 35" su Kuiper e 1'10" sul gruppo. Appena superata Brenno, Kuiper si riporta su Baronchelli il quale si mantiene nella sua scia senza collaborare mentre il ritardo del gruppetto di Moser e Saronni diminuisce a vista d'occhio. Il ricongiungimento sembra ormai imminente e scontato ma improvvisamente, quando il vantaggio dei due fuggitivi è ridotto a meno di 200 metri, la Gis (che ha condotto sempre la rincorsa sul lungolago) si rialza, Saronni e Moser si guardano e gli inseguitori smettono praticamente di pedalare. I battistrada perciò tornano ad avvantaggiarsi ed ai piedi del S.Fermo vantano 28" di margine. Sull'ultima asperità Kuiper forza l'andatura: il suo passo non sembra irresistibile ma Baronchelli cede di schianto. L'olandese è da solo al comando mentre dietro Moser e Saronni continuano a controllarsi e allungano Argentin, Grezet e Chinetti, trascinandosi dietro anche De Muynck, Prim e Criquielion. Baronchelli viene raggiunto e staccato dai sei contrattaccanti che però in vetta accusano 29" di ritardo dal battistrada. Kuiper è ormai imprendibile e va a cogliere una vittoria meritata soprattutto per la tenacia e il coraggio dimostrati nel suo attacco vincente. Argentin regola il gruppetto d'inseguitori giunto sul traguardo con un ritardo di 27". Profondissima delusione invece per Moser e Saronni, giustamente criticati da stampa e tifosi.
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