17 maggio 2004 - Giro d'Italia

Tappa per velocisti da Policoro a Carovigno di 142 km. Partenza ufficiale alle ore 13.06, 159 corridori al via. Il gruppo procede compatto ad andatura moderata tanto che dopo due ore di corsa la media è di 27,700 km/h. Al km 60 foratura alla ruota anteriore per la maglia rosa Cunego che però in breve recupera grazie ai compagni di squadra. Al Traguardo Intergiro di Massafra (km 61,8) Forster precede D'Amore e Strazzer. Al km 67 primo attacco di giornata da parte di Illiano; contrattacco di A. Vanotti che rientra sul battistrada. Ci provano anche Muraglia e Bosisio ma i due dopo pochi km si rialzano e vengono ripresi dal gruppo. Quando siamo a metà percorso i due battistrada hanno un vantaggio di 1'05" sul gruppo guidato dagli uomini della Fassa Bortolo e della Panaria. Aumenta leggermente il vantaggio degli uomini in fuga (al km 85 è di 1'30") ma i due devono affrontare le insidie del vento che rende più difficoltosa la loro azione. A 50 km all'arrivo il vantaggio dei battistrada è di 1'50" (vantaggio massimo) poi inesorabilmente comincia a calare. A 30 km all'arrivo nel gruppo, segnalato in ritardo di 1'08", si verifica una caduta che lo fraziona in più plotoncini: hanno la peggio Freddy Gonzalez (portato in ospedale con diverse ferite al volto) e Massimo Strazzer che riparte con dolori lancinanti ad una spalla. Il primo gruppo, che comprende tutti i migliori, insegue i battistrada con un ritardo di 30". Al km 128 (14 km alla conclusione) i fuggitivi vengono ripresi e il gruppo entra nel circuito finale di Carovigno (4,3 km da percorrere 3 volte). In testa ci sono gli uomini della Fassa Bortolo, dell'Alessio e dell'Acqua e Sapone. Inizia l'ultimo giro del circuito e nelle prime posizioni si vedono anche McEwen e Forster. All'ultimo km la Fassa Bortolo prepara la volata di Petacchi ma Fred Rodriguez ai 200 metri anticipa tutti e non viene più raggiunto dall'italiano, che pure è in grande rimonta.
Tutti i migliori vengono classificati con lo stesso tempo e Cunego mantiene la maglia rosa. Il giorno successivo alla tappa però i cronometristi rettificano i tempi, e verificano l'esistenza di un "buco" tra i primi 24 e le posizioni successive: così Popovych, Honchar e altri uomini di classifica si ritrovano con un ritardo di 9" da Cunego, Simoni e Pellizotti.
©2002-2023 Museo del Ciclismo Associazione Culturale ONLUS - C.F.94259220484 - info@museociclismo.it - Tutti i diritti riservati

I dati inseriti in archivio sono il risultato di una ricerca bibliografica e storiografica di Paolo Mannini (curatore dell'Archivio). Le fonti utilizzate sono svariate (giornali, libri, enciclopedie, siti internet, archivi digitali e frequentazioni sui vari Forum inerenti il ciclismo). Chiunque desideri contribuire alla raccolta dei dati, aggiunta di materiale da pubblicare o alla correzione di errori può farlo mettendosi in contatto con Paolo Mannini o con la Redazione.

Preferenze Cookies - Privacy Policy