19 marzo 1948 - Milano-Sanremo

Belgi, Francesi, Svizzeri, Spagnoli, Neozelandesi, perfino Inglesi e Statunitensi! Più di 170 partenti e più di 20 squadre ufficiali accreditate. Un successo incredibile per una corsa che sta rivivendo fasti di internazionalità ormai dimenticati. Sarà anche merito della Challenge Desgrange-Colombo, autentico Campionato del Mondo a punti, che fissa nella Sanremo la prima prova. Tempo buono alla partenza e Mutti e Zanazzi Valeriano vanno subito in fuga cercando la sorpresa, ma la corsa è animata e il gruppo li va subito a prendere. Poi è la volta di due passisti come Magni e Bevilacqua ai quali si aggancia ancora Mutti, ma a Voghera è tutto da rifare. Dopo Tortona ecco una fuga seria con Diot, Bertocchi, Ghauthier, Feruglio, Monari, Zanazzi Renzo, Leoni e De Benedetti. Nei pressi di Novi i battistrada sono segnalati con due minuti di vantaggio e l'accordo è buono. Alcune forature e la salita assottigliano il gruppetto così che il grosso ha buon gioco a riportarsi sotto prima del valico. Sotto la famosa galleria passa per primo Giordano Cottur su tutti i migliori leggermente sgranati. Nelle prime posizioni, tra i favoriti il solo assente è Gino Bartali. A Voltri, dopo la discesa transita con un leggero vantaggio un gruppetto comprendente Seghezzi, Sergio Maggini, Sciardis, Cottur, Drei, Brignole, Peverelli, Vittorio Rossello, Bizzi, Coppi Fausto, Camellini, Baito, Bellini e De Zan. A Varazze, approfittando di un passaggio a livello in fase di chiusura, fuggono di buona lena Coppi e Rossello seguiti da tutto il gruppetto nel quale però, diversi non collaborano. Baito e Camellini, fuggiti a loro volta nei pressi di Celle Ligure, vanno in testa a formare un brillante quartetto che a Savona, vale a dire sei chilometri dopo, ha già più di un minuto di vantaggio sui vecchi compagni d'avventura e quasi due sul grosso del gruppo dove figura Gino Bartali. Anche in riviera la giornata è solatia e senza vento e i quattro hanno buon gioco. A Capo Mele, Coppi s'invola lasciando Rossello e Camellini con un palmo di naso (Baito nel frattempo era stato gettato nel fosso da una vettura del seguito). A Capo Berta sono già tre i minuti di vantaggio di Coppi che si avvia potente e determinato verso un altro trionfo. Mulinando velocemente un lungo rapporto scava un solco sempre più profondo tra lui e i due inseguitori e, nonostante una modesta ma fastidiosa indisposizione, taglia il traguardo con quasi cinque minuti di vantaggio. A nove minuti il successivo gruppetto è regolato da Bizzi su De Zan.

tratto da:
C'era una volta la Milano-Sanremo, Carlo Delfino, Grafica D.G.S., Varazze, 1999
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