19 marzo 1958 - Milano-Sanremo

Prima dell'inizio della corsa un minuto di silenzio per Alessandro Carli, un commisario di corsa vittima di un incidente stradale. La corsa s'infiamma dopo soltanto 13 chilometri quando l'italiano Catalano attacca. Cainero, Planckaert e Proost della Carpano, con Graczyk, Dante, Oriani, Guglielmoni e Privat presto si uniscono a lui. René Privat è il corridore che da più impulso alla fuga. Appena prima Novi Ligure Jean Graczyk è vittima di una puntura e si stacca ritirandosi. I battistrada, rimasti in otto, sono risoluti nella fuga e attaccano la salita del Turchino. In salita perde contatto Tino Oriani e, successivamente anche il promotore della fuga, Catalano. I battistrada, una volta scollinato, affrontano la discesa del Turchino e a Ceriale il loro vantaggio è di 3'40". I sei non sembrano accusare lo sforzo della fuga ma ansiosamente chiedono ai motociclisti cosa stanno facendo gli inseguitori. Dietro l'italiano Bruno Costalunga attacca da solo dal gruppo inseguitore nel tentativo di riprendere la testa della corsa. Il tentativo fallisce e all'attacco del Capo Mele Privat e Planckaert rimangono da soli in testa alla corsa. Anche Planckaert comunque cede e sul Capo Berta René Privat è in testa da solo. Con Cainero, Planckaert e Proost non più in testa alla corsa adesso è la squadra della Carpano che si trova nella posizione di dover inseguire. Sono le maglie nere e bianche di Désiré Keteleer e di Agostino Coletto che conducono l'inseguimento di Privat. Un gruppo di sette, i tre italiani Guido Carlesi, Giuseppe Fallarini e Nino Defilipis con Alfred Debruyne, Rik Van Looy, Seamus Elliott e Miguel Poblet, cercano di avvantaggiarsi sul gruppo nell'inseguimento a Privat. Tuttavia guadagnano soltanto un centinaio di metri e ben presto c'è il ricongiungimento del gruppo principale. L'azione di René Privat termina sul Capo Verde, a soli 3-4 chilometri dal traguardo. Il gruppo di testa, forte di 69 unità, si gioca la vittoria in volata in via Roma e Rik Van Looy, con uno sprint fantastico, fa sua la Sanremo 1958 bruciando Poblet e Darrigade.
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