18 marzo 2000 - Milano-Sanremo

Partenza alle 9.30 da Milano verso la riviera ligure, sotto un caldo sole primaverile. A Casteggio scatta Michele Gobbi, neoprofessionista che ha vinto l'anno scorso il titolo europeo under 23. Gobbi va in fuga quando mancano 244 km alla conclusione, arriva ad avere 30' di vantaggio: incredibile! Ma ancora più incredibile è che nessun'altro si muova... il gruppo è tranquillo, serafico, la media inizialmente inferiore ai 40. Il Turchino è una piacevole passeggiata, nessuno sembra avere interesse a rendere la corsa dura. In piena riviera Gobbi scoppia e viene ripreso (per lui quasi 170 km di fuga): va via una fuga con Skibby, Voskamp, Hunter e Kroon: ad un certo punto il loro vantaggio sfiora i 3', ma la fuga non va. Al Km. 266 inizia la Cipressa... e come sempre, come per magia, la Sanremo esplode! I quattro fuggitivi vengono risucchiati, la monotonia (incomprensibile) vista finora subito dimenticata. Scatto bruciante di Michele Bartoli, è irresistibile e lascia attoniti molti "uomini forti" della vigilia! Il suo ginocchio destro è abbondantemente fasciato e protetto e Michele scarica sui pedali soprattutto grande rabbia. Dal gruppo emerge anche l'iberico Dominguez: il suo scatto è deciso e fa male agli inseguitori che lo lasciano andare! Raggiunto Bartoli i due proseguono insieme e scollinano. Alle loro spalle si susseguono scatti telefonati e senza effetto. Il gruppo si screma comunque a 60 unità, Armstrong, Zülle e Vandenbroucke pagano la cattiva condizione e si staccano.
Show Telekom nei 10 Km. prima del Poggio: treno tedesco guidato da Wesemann all'inseguimento di Bartoli e Dominguez, che comunque resistono eroicamente. Al Km. 285 inizia il Poggio e la tensione sale alle stelle. Si nota Gianetti che tira il gruppo con a ruota il compagno di squadra Vainsteins. Bartoli e Dominguez sono ripresi a metà salita. Scatta Rebellin subito braccato da Klier e Vainsteins: ripresi. Ci riprova Rebellin, deciso come non mai, ma anche questa volta lo seguono in due: Tchmil e Van Petegem. Dal gruppo si stacca inesorabilmente la pesante sagoma di Cipollini. Potrebbe essere la fuga buona ma sotto la spinta di Jalabert il gruppo torna sotto. Si scollina ed attacca Bettini: fa il buco e riesce a chiudere la discesa con 5" di vantaggio... ci crede! Ma purtroppo anche Bettini cede: mentre dal gruppo escono corridori con scatti e controscatti vediamo la smorfia di fatica di Paolo che non ne ha proprio più! Ripreso. Scatta ancora Dominguez, mai domo! Ripreso. La volata è lanciata, ultimo Km.. Fagnini tira capitan Zabel che scarica sui pedali tutta la sua incredibile potenza! Non c'è suspence, Zabel è nettamente più forte e vince la sua terza Milano-Sanremo. Nella sua scia, incapace di rimontarlo, un rinato Baldato: ma Fabio è l'unico che sia riuscito a tenere la ruota del tedesco: il terzo, l'iridato Freire, è infatti ben più staccato. Poi Spruch e Ivanov, e il resto del gruppo dei sopravvissuti al Poggio. La presenza di uomini veloci nel gruppo dei migliori, ma in posizioni pessime, dimostra che in via Roma non basta essere presenti: bisogna arrivare con ancora potenza nelle gambe. Zabel in questo esercizio è praticamente imbattibile!
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