13 ottobre 1996 - World Championship - Lugano (SUI)

La Svizzera ospita per la nona volta il campionato del mondo, per la seconda volta sul circuito di Lugano dove nel 1953 un grandissimo Fausto Coppi aveva vinto l'unico trofeo che mancava alla sua irripetibile carriera.
Il favorito numero uno è il fiammingo Johan Musseuw, considerato in Belgio l'ultimo erede del grande Merckx per la sua capacità di dominare da grande campione le corse di un giorno.
La corsa iridata di fatto ha sempre preferito, proprio per la sua natura, i campioni delle grandi classiche e non dei grandi giri ma tuttavia si era dimentica di due fuoriclasse autentici come Roger De Vlaeminck e Sean Kelly, cui stava per affiancarsi anche Johan Musseuw.
In vista delle convocazioni per il mondiale di Lugano, il commissario tecnico Eddy Merkcx non può fare a meno di dare i gradi di capitano a Johan Musseuw. Il campione, pur avendo vinto già la Parigi-Roubaix e il Giro delle Fiandre, non si sente all'altezza e cerca di convincere il grande Eddy a riporre le speranze di vittoria su qualche altro corridore fiammingo.
Invece a Lugano, nel giorno del suo trentunesimo compleanno, Johan Musseuw vince il titolo iridato battendo in una, per lui facilissima, volata a due lo svizzero Gianetti.
L'Italia non brilla, il migliore è Bartoli che da solo cerca di controllare tutta la corsa, mancando però l'inserimento nella fuga decisiva negli ultimi 20 chilometri della gara.
Bartoli non si accontenta di finire nel gruppo; il corridore toscano conquista il podio giocandosi da maestro una volata per il terzo posto che vale la medaglia di bronzo. Bartoli infatti infila sotto lo striscione Axel Merckx giungendo a mezzo minuto dal vincitore Musseuw e dal secondo classificato, lo svizzero Gianetti.
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