Storia di Nino Borsari

Ottimo passista, strepitoso tra i dilettanti quando conquistò la medaglia d'oro nell'inseguimento a squadre alle Olimpiadi di Los Angeles nel 1932 (con Cimatti, Ghilardi e Pedretti), non ebbe altrettanta fortuna tra i professionisti dove non riuscì mai ad emergere, limitandosi ad ottenere soltanto qualche piazzamento ed aggiudicandosi soltanto il circuito di Reggio Emilia nel 1935.
Gareggiò spesso anche su pista e nel dopoguerra, ormai ultra trentenne e trasferitosi in Australia, rientrò per breve tempo alle competizioni Italiane dove comunque non ottenne risultati di rilievo.
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