10 giugno 1947 - Giro d'Italia

Prima tappa dolomitica di questo trentesimo Giro d'Italia, da Vittorio Veneto a Pieve di Cadore, duecento chilometri tranquilli dal punto di vista altimetrico per i primi due terzi, quindi il Mauria ed il falsopiano che conduce all'arrivo decisamente selettivi. Sono gli uomini della Legnano a condurre le operazioni per tenere la maglia rosa Bartali al coperto, cercando poi di fornire al proprio capitano un punto d'appoggio per il gran finale. Il piano tattico risulta perfetto: è Renzo Zanazzi, passistone mantovano (di nascita, ma milanese d'adozione, raggiunse infatti il capolluogo lombardo a soli sei anni) capace di vincere due tappe in questa edizione e di vestire la maglia rosa per un paio di giorni, a prendere il largo ed a mantenere un discreto margine in prossimità del finale. Si attendono i tornanti del Mauria per conoscere il vero padrone della gara rosa. Bartali, raggiunto il compagno di squadra, è battagliero e convinto.Coppi, invece, pare piuttosto inquieto e teso soprattutto a difendersi. Chi invece è in condizioni smaglianti è Martini. A metà salita si è selezionato un gruppetto comprendente tutti i migliori, Coppi, Bartali, Martini, Crippa, Bresci, Ronconi, Ortelli e pochi altri. Quest'ultimo cede d'improvviso e la bagarre si scatena. Bartali attacca, Coppi concede qualche metro, sulla ruota di "Ginettaccio" piomba il corregionale Martini. La coppia procede, in vista del Gran Premio della Montagna Alfredo sprinta lungo e s'impone sul traguardo parziale. E' quindi la discesa a rimettere le cose al loro posto, Coppi si riporta sulla coppia di testa, mentre alle spalle si difendono indomiti Bresci, Biagioni, Crippa e Cecchi. Anche Leoni si rende protagonista di un ottimo inseguimento coronato da successo. Ronconi lascia Ortelli destinato alla deriva. Prima del finale un paio di scatti dei due fuoriclasse costringe alla resa anche Martini. Intanto Leoni raggiunge e stacca pure il toscano e si profila minaccioso alle spalle di Bartali e Coppi. Sulla pista di Pieve sono così i padroni di questo Giro a giocarsi la frazione, e Bartali non concede sconti, sprinta deciso e relega Coppi al posto d'onore. Terzo Leoni, a soli 11", quarto Martini a 14", quindi Biagioni (altro toscano) a 20". La classifica, tra gli uomini che lottano per il successo finale, non risulta ancora mutata.
Articolo inviato da: Giovanni Tarello (Borgo D'Ale (VC))
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