9 ottobre 1976 - Giro di Lombardia

Via alle 9.03 sotto il sole splendente e fuga iniziale di Zanoni che se ne va ad Arosio ed a Canzo vanta già 5'25". In vetta al Colle Balisio al fuggitivo sono rimasti 1'25" ma il gruppo temporeggia ed è Boifava l'unico a lanciarsi dietro a Zanoni ed a raggiungerlo poco prima di Taceno dove i due mantengono 1'33". Nessuno dietro prende l'iniziativa ed il ritardo del plotone torna a stabilizzarsi sui 5' finché De Vlaeminck sprona i suoi uomini e la "Brooklyn" (in particolare con De Muynck e De Witte) guida l'inseguimento. A Menaggio termina l'avventura dei due attaccanti e sulle prime rampe del Passo d'Intelvi (a circa 65 km dalla conclusione) attacca prepotentemente Thevenet. La selezione è subito notevole, il gruppo si sgretola e con lo scatenato francese rimangono soltanto De Vlaeminck, Zoetemelk, Poulidor e Panizza; Moser, Bitossi, Gimondi, Verbeeck, Dierickx e Bertoglio sono tra i primi inseguitori ma i cinque attaccanti insistono e transitano in vetta con 22" di margine. Al primo passaggio da Argegno la situazione è immutata, Thevenet allunga a ripetizione anche sulla salita di Schignano ma De Vlaeminck non si lascia sorprendere ed i cinque rimangono insieme fino in vetta dove mantengono 35" di vantaggio. Tutto è ancora in gioco anche perché De Vlaeminck è temutissimo allo sprint e questo scoraggia i suoi compagni di fuga che in discesa sembrano rialzarsi e temporeggiare tanto che al secondo passaggio da Argegno (32 km all'arrivo) il ritardo degli inseguitori è sceso a 24". Ma in pianura i battistrada riprendono a marciare speditamente mentre alle loro spalle si temporeggia un attimo di troppo, con Moser e Gimondi incerti sul da farsi. Per alcuni km così la rincorsa ai primi procedi a strappi, con poca convinzione ed i fuggitivi riescono a stabilizzare il loro vantaggio intorno al minuto. Qualcuno però non si arrende e tenta il contrattacco: Conti, Verbeeck e Vandi si avvantaggiano sul gruppo e quando comincia la salita di S. Fermo il loro ritardo è di 45". Sull'ultima asperità tuttavia i battistrada non cedono, Moser tenta un ultimo disperato sussulto e trascina un gruppetto su Conti, Verbeeck e Vandi; Gimondi perde invece qualche decina di metri al pari di Bertoglio, De Muynck e Hinault. In vetta al S.Fermo i battistrada hanno ancora 40" e si preannuncia una soluzione in volata, che sulla carta vede nettamente favorito De Vlaeminck. Ultimo km: Thevenet si porta in testa e parte in progressione, De Vlaeminck si mantiene nella sua scia ed ai 150 metri esce, balza nettamente in testa, controlla agevolmente il ritorno degli avversari e taglia per primo il traguardo con una bicicletta di vantaggio su Thevenet, Panizza e Zoetemelk.
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