11 ottobre 1975 - Giro di Lombardia

Partenza alle ore 8.47, piove e fa freddo ma il coraggioso De Faveri si invola solitario al comando e in vetta al Ghisallo transita con 6'30" di margine. A Lecco il vantaggio del battistrada è diventato di 5'20" e sul Colle Balisio è sceso a 1'40". Il gruppo comunque temporeggia ancora e l'avventura di De Faveri termina soltanto a Menaggio dopo ben 168 km di fuga solitaria. La corsa vera inizia in pratica da questo momento anche se continua a piovere a dirotto e le strade sono allagate. Sul Passo d'Intelvi si forma al comando un gruppetto di una ventina di unità, comprendente tutti i migliori (Merckx, De Vlaeminck, Moser, Baronchelli, Maertens, Bertoglio, Panizza, De Muynck e Zilioli) che rimangono insieme fino in vetta. La discesa, infida e viscida per la pioggia, sprona all'attacco i più temerari e si scatena Moser che allunga, avvantaggiandosi insieme al combattivo Chinetti. Ad Argegno i due transitano con 20" sui più immediati inseguitori (Merckx, De Vlaeminck, Maertens, Bertoglio, Baronchelli, Paolini, Conti, Panizza e Bortolotto); mancano 49 km all'arrivo e la situazione è estremamente fluida. Sulla salita di Schignano attacca De Vlaeminck che riesce a liberarsi di Merckx e compagni e raggiunge i due battistrada. Il ritardo degli inseguitori è molto esiguo ed al secondo passaggio da Argegno al comando si ricombattano in sette: Moser, Chinetti, De Vlaeminck, Merckx, Maertens, Baronchelli e Paolini i quali hanno 25" su Panizza e Conti; Salm si trova a 50", Rodriguez e Pollentier a 2'45", Zilioli a 3'15", i resti del gruppo ad oltre 4'. Si torna sul lungolago e a 28 km dalla conclusione, in un tratto di leggera salita, scatta improvvisamente Moser. Chinetti è il più pronto a riportarsi sulle ruote del campione italiano, gli altri temporeggiano e in contropiede parte Paolini che riesce dopo qualche centinaio di metri ad accodarsi ai due battistrada. I belgi non reagiscono si marcano stretti e i tre davanti hanno via libera e filano veloci sotto la pioggia. Ai piedi del San Fermo i tre attaccanti hanno 40", in vetta mantengono 35" di margine e si tuffano velocissimi verso Como tra l'entusiasmo dei numerosi tifosi presenti nonostante il maltempo. Moser entra per primo sul rettilineo finale, ai duecento metri Paolini lancia lo sprint ma Moser lo affianca e lo sorpassa nettamente tagliando il traguardo a braccia alzate al termine di una gara durissima e massacrante (soltanto 18 arrivati!).
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