17 ottobre 1964 - Giro di Lombardia

Un ulteriore cambiamento di percorso porta l'inserimento del S. Fermo a pochi km dall'arrivo, con la speranza che questo ultimo ostacolo possa costituire il trampolino di lancio per impedire l'arrivo in volata. Si parte da Milano con un cielo assolato e temperatura quasi estiva. La corsa è subito vivace per merito di Van Looy che, ben spalleggiato dal fido Sorgeloos, si lancia all'attacco dopo appena sette km dal via in compagnia anche di Babini, Baldan, Nedelec, Hoevenaers e Pinera. Il gruppo temporeggia ed a Canzo i sette battistrada vantano 1'40" ma gli inseguitori si organizzano ed ai piedi del Ghisallo il margine dei fuggitivi è ridotto a poche centinaia di metri. Un allungo violento di Motta scatena la bagarre sulle prime rampe ma presto tutto rientra nella normalità, il plotone si riforma, i migliori si controllano e giungono insieme in vetta dove Dancelli si toglie la soddisfazione di precedere tutti. La bagarre riesplode però in discesa, la fila del gruppo si allunga e si spezza a più riprese finchè a Vassena si ritrovano in testa alla corsa 17 corridori: Motta, Durante, Preziosi, Van Looy, Fezzardi, Zoeffel, Vicentini, Moser A., Anglade, Bettinelli, Hoevenaers, Vigna, Ciampi, Marcarini, Thielin, Simpson e Lenzi mentre Bitossi, che pure era riuscito in un primo momento a rientrare sui primi, perde subito contatto. La fuga prende velocemente consistenza tanto che a Lecco il margine degli attaccanti è già di 2', si sale verso Colle Balisio e nel gruppo di testa particolarmente attivo è Motta che imprime un forcing notevole che provoca il cedimento di Lenzi, Anglade e Bettinelli: il vantaggio dei battistrada a Menaggio (86 km all'arrivo) è salito a 3'50". Sul Passo d'Intelvi cedono quasi subito Zoeffel, Vicentini, Moser e Vigna; poi perdono terreno pure Ciampi e Van Looy. Quindi lo scatenato Motta forza ancora l'andatura e stavolta gli resiste soltanto Simpson: i due transitano in vetta con 45" di vantaggio su Preziosi, Durante e Hoevenaers; Zilioli, autore di uno strepitoso recupero, si trova a 1'30" mentre a 2'25" troviamo un gruppetto comprendente tra gli altri Adorni, De Roo e De Rosso. Siamo a sessanta km dal traguardo e la corsa è ancora aperta. Motta e Simpson proseguono la loro azione mentre alle loro spalle Zilioli raggiunge il primo gruppo inseguitore. Tuttavia a Castiglione il ritardo di Zilioli, Durante, Preziosi e Hoevenaers è di 1'40" mentre ad Argegno è sceso di poco (1'20"). Improvvisamente in testa Simpson comincia a non collaborare ed a mantenersi in seconda posizione nonostante i pressanti inviti di Motta. L'inglese è veramente esausto e Motta capisce che è giunto il momento di osare: su un breve tratto in salita nei pressi di Moltrasio (ad una ventina di km dalla conclusione) scatta deciso e rimane da solo in testa alla corsa. Il suo margine aumenta rapidamente ed affronta il S.Fermo con quasi 1'30" di vantaggio. Tra due ali di folla entusiasta il fuggitivo mantiene un passo energico e brillante anche sull'ultima asperità, ormai ha la vittoria in pugno e difatti giunge al traguardo di Como da assoluto dominatore. Dopo 2'06, per il secondo posto, Preziosi precede Hoevenaers e Durante. Simpson, che ha ceduto di schianto, arriva con un ritardo di 8'50 in 21° posizione.
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