21 ottobre 1956 - Giro di Lombardia

Partenza alle 9.27, piove a dirotto. Fuga iniziale a cinque (Bottecchia, Uliana, Cainero, Seghezzi e Pino Favero) ai quali a Ponte Tresa si aggiungono Piazza e Vito Favero. Il gruppo (ritardo massimo 2') però reagisce e poco prima di Solbiate si verifica il ricongiungimento generale. Non piove più, siamo esattamente a metà gara e nella discesa che da San Fermo porta a Como se ne va Aureggi subito tallonato da Monti e Bouvet. Nel frattempo Albani cade rompendo una ruota e Coppi fora; in testa cede Aureggi ed a Bellagio Bouvet e Monti hanno 42" di vantaggio sull'ex compagno di fuga mentre a 55" transita Planckaert e a 1'10" il gruppo con tutti i migliori compreso Coppi rientrato dopo un dispendioso inseguimento. Sul Ghisallo attacca subito Bouvet e, a sorpresa, Monti cede di schianto mentre dal gruppo esce prima Ronchini e poi Bobet, Coppi, De Bruyne, Fornara e Couvreur. Ronchini raggiunge e supera Bouvet, Coppi scatta gli resistono soltanto De Bruyne e Bobet poi rimane da solo in seconda posizione e in vetta ha un ritardo di soli 5" su Ronchini. Bobet e Couvreur transitano a 11", Fornara e De Bruyne a 30", Bouvet a 39", Magni a 1'05". Coppi si tuffa in discesa e raggiunge subito Ronchini; il loro vantaggio cresce fino ad attestarsi intorno al minuto nonostante dietro spingano a tutta. All'improvviso Ronchini non collabora più perchè il suo direttore sportivo (De Grandi della Bianchi) gli ha ordinato di manternersi a ruota perchè Darrigade sta recuperando terreno. Coppi non si scoraggia e continua a tirare ma gli inseguitori recuperano costantemente, così deluso si rialza e a circa 12 km dal traguardo i due battistrada vengono ripresi. Al comando sono in 18 corridori tra cui Magni, Van Looy, Darrigade, Albani, Bobet, De Bruyne, Forestier, Fornara, Mauel e ovviamente Coppi. Decock entra per primo in pista seguito da Monti, Van Looy, Magni, Coppi e tutti gli altri. A metà del rettilineo opposto a quello di arrivo scatta Coppi che affianca Magni il quale resiste e rilancia l'azione nell'ultima curva. Magni supera tutti ed entra per primo nel rettilineo finale ma Coppi gli è a ruota ed inizia la sua rimonta. Coppi attacca Magni all'esterno e a 50 metri passa al comando, Magni ormai è battuto, ma negli ultimi 20 metri esplode lo sprint di Darrigade che improvvisamente affianca i due, li supera nettamente e taglia per primo il traguardo. Coppi deluso è talmente distrutto che scoppia in un pianto dirotto che non può non commuovere i tifosi e perfino gli avversari: lo stesso Darrigade dichiara di essere "addolorato" di averlo battuto.
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