7 novembre 1909 - Giro di Lombardia

Partenza alle 7.14 per ben 355 corridori (record assoluto) sotto una fitta nebbia che poi lascia il posto ad un pallido sole. Andatura veloce ma a Varese il gruppo di testa è ancora composto da un centinaio di unità. La salita di Binago è fraziona il gruppo grazie all'energico Galetti che forza l'andatura: al comando si ritrovano in una trentina tra i quali Faber, rientrato sui primi dopo qualche difficoltà. Ma non c'è battaglia fino alla salita di Cappelletta dove è ancora Galetti il più attivo: stavolta Faber entra in crisi e rimane attardato, ma è l'unico uomo di rilievo a perdere contatto tanto che a Bergamo (40 km all'arrivo) in testa alla corsa sono ancora almeno in cinquanta. Non ci sono più salite impegnative, i migliori si controllano strettamente e il plotone rimane compatto, con Pavesi e Galetti nelle prime posizioni a tenere alto il ritmo soprattutto per non permettere il rientro del temutissimo Faber.
Il traguardo si avvicina e al comando sono rimasti in una trentina e si prospetta una volata abbastanza affollata e incerta. Molti sono gli uomini di primo piano presenti: Lapize, Christophe, Garrigou, Beaugendre, Trousselier, Van Hauwaert, Pavesi, Cuniolo, i fratelli Azzini, Cittera, Ganna e Galetti. Il gruppo percorre gli ultimi cinque km tra due ali di folla entusiasta e non troppo disciplinata; il pubblico infatti invade pericolosamente la strada, diverse automobili si immettono nella carreggiata in modo da poter seguire direttamente la gara. Si avvicina il traguardo e la confusione aumenta, si lotta aspramente per conquistare le posizioni di testa, con sbandamenti e spinte; a poco meno di due km all'arrivo Contesini cade e Cesare Brambilla viene investito da un'auto pirata.
I francesi sono in testa al gruppo e lanciano lo sprint da lontano ma esce prepotentemente Giovanni Cuniolo (tanto scaltro nelle volate da meritarsi il soprannome di "manina" per la sua abilità nel sapersi destreggiare con le mani negli sprints più caotici) il quale riesce a lanciarsi velocissimo, balza in testa negli ultimi metri e riesce a battere tutti, sorprendendo gii esterrefatti francesi.
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