5 novembre 1911 - Giro di Lombardia

Partenza alle 7.07 da Corso Sempione in una bella giornata di sole. Avvio veloce e gruppo compatto fino ad Albizzate dove si verifica il primo colpo di scena: forano Lapize e Dhers. Ganna e Tibiletti trascinano il plotone ed al primo passaggio da Varese i due francesci hanno un ritardo di 2'. Nell'attraversamento della città a causa di molti spettatori in mezzo alla strada si verificano diverse cadute nelle quali rimangono coinvolti prima Rossignoli e poi anche Lapize che, con la bicicletta in disordine, sfiduciato si ritira. Si affronta il Brinzio ad andatura elevata e Ganna produce lo scatto che sgretola il gruppo. Al comando rimangono in cinque: lo scatenato Ganna, Torricelli, Durando, Perriere e Passerieu i quali guadagnano qualche centinaio di metri e transitano per primi in vetta. Il loro vantaggio al secondo passaggio a Varese è risicato, quindi preferiscono non insistere, si rialzano e la loro fuga svanisce. I primi a riportarsi sui battistrada sono Aimo e Corlaita, poi a Malnate rientrano pure Borgarello, Canepari, Van Hauwaert, Alavoine ed Egg. Ma l'andatura non aumenta e rientrano ancora corridori al punto che si ritrovano al comando in una trentina e la corsa si riaccende solo sulla salita della Cappelletta dove è ancora Ganna il primo a scattare. Poi attacca Corlaita e il gruppo continua a perdere unità; quindi allunga Torricelli proprio mentre fora Ganna che perde quasi 3' per riparare il guasto. Torricelli transita per primo in vetta, ma in discesa si ritrovano in testa una quindicina (tra i quali Pelissier, Aimo, Borgarello, Corlaita ed Albini) ed a Lecco il ritardo di Ganna (con lui Micheletto, Gremo, Suter, Alavoine ed altri) è di 2' mentre più indietro, senza speranze, ci sono Pavesi e Cuniolo.
Le forature continuano a mietere vittime: Crupelandt è costretto al ritiro, Van Hauwaert e Borgarello rimangono attardati ed inseguono, ma il gruppo di testa marcia con molta tranquillità e quindi rientrano prima Van Hauwaert e poi a Bergamo anche Borgarello con Ganna e Micheletto.
Mancano trenta km all'arrivo e la situazione non si sblocca: solo gli incidenti provocano la selezione e ne fanno le spese Passerieu, Verde, Corlaita e Canepari che perdono contatto dai primi. In testa rimangono una ventina e si va verso una volata incerta con i favori per i nostri Micheletto e Beni e pure per Pelissier e Van Hauwaert. Negli ultimi cinque km la lotta diventa furibonda e come spesso accade la caduta è inevitabile: rimangono coinvolti Bertarelli, Dhers, Bordin, Azzini e Gremo. Il gruppo si ritrova spezzato in più tronconi e al comando rimangono una decina. Ai quattrocento metri in testa Albini con alla sua ruota Van Hauwaert, quindi Micheletto e più indietro Pelissier. Albini cede di schianto, si lancia Van Hauwaert, Micheletto lo affianca ed i due ingaggiano un furioso testa a testa che li porta pericolosamente verso la balaustra di sinistra. Mentre i due si ostacolano a vicenda, Pelissier trova un varco sulla destra e balza in testa ai duecento metri, controlla il ritorno di Micheletto e vince nettamente tra l'entusiasmo dei francesi.
©2002-2023 Museo del Ciclismo Associazione Culturale ONLUS - C.F.94259220484 - info@museociclismo.it - Tutti i diritti riservati

I dati inseriti in archivio sono il risultato di una ricerca bibliografica e storiografica di Paolo Mannini (curatore dell'Archivio). Le fonti utilizzate sono svariate (giornali, libri, enciclopedie, siti internet, archivi digitali e frequentazioni sui vari Forum inerenti il ciclismo). Chiunque desideri contribuire alla raccolta dei dati, aggiunta di materiale da pubblicare o alla correzione di errori può farlo mettendosi in contatto con Paolo Mannini o con la Redazione.

Preferenze Cookies - Privacy Policy