7 novembre 1915 - Giro di Lombardia

Partenza alle 7.50 da Corso Sempione in una bella giornata di sole. Presenti molti dilettanti appositamente invitati dagli organizzatori dato l'esiguo numero di professionisti iscritti. Andatura veloce sin dai primi km e colpi di scena sin dall'inizio. Pavesi fora due volte, rimane attardato e ben presto si ritira; Girardengo appare stranamente appesantito, stenta a tenere il ritmo e così si mantiene guardingo nelle posizioni di coda. Sul Brinzio il gruppo si sgrana sotto la spinta di Bertarelli e Calzolari; Gremo cede subito, poi tocca anche a Girardengo, Aimo, Bordin, Galetti e Sivocci: insomma tutti i grandi favoriti si trovano in difficoltà. Dopo un violento allungo di Spinelli, sono i dilettanti a sviluppare l'azione decisiva. Scatta perentoriamente Ferrari, subito tallonato da Poid, Vay e Belloni; soltanto Bertarelli riesce a mantenersi nella scia degli scatenati attaccanti. In vetta i cinque battistrada (Belloni è il primo a firmare il foglio di controllo) precedono di pochi secondi Spinelli e Calzolari mente Girardengo accusa oltre 2' di ritardo. La discesa è fatale a Calzolari, vittima di una rovinosa caduta, ed a Bertarelli, ma permette allo spericolato Spinelli di rientrare sulla testa della corsa. Infatti i quattro dilettanti forzano nuovamente il ritmo sui dislivelli tra Malnate e Binago, Spinelli cede e transita al rifornimento di Olgiate con una trentina di secondi di ritardo: Bertarelli si trova a 7', Garavaglia a 8', a 8'45" transitano Ripamonti, Sivocci, Contesini e G. Pozzi.
Poid si attarda però al rifornimento e consente ai suoi tre compagni di fuga di andarsene indisturbati; il vantaggio aumenta sensibilmente fino alla Cappelletta dove Belloni tenta inutilmente di staccare i compagni di fuga. Ad Erba Vay, già in difficoltà per crampi, si trova la strada ostruita da un gruppo di tifosi in bicicletta, cerca di superarli ma cade e una macchina del seguito urta la sua bicicletta rendendola inutilizzabile e costringendolo quindi al ritiro.
Belloni e Ferrari hanno così via libera e proseguono di buon accordo; a Lecco, a 42 km all'arrivo, vantano 3' su Poid e Spinelli, 5' su Garavaglia e Bertarelli, 10' su Bordin e Ripamonti. Il finale non riserva ulteriori emozioni e nonostante un ultimo disperato tentativo di Garavaglia, i battistrada sono irraggiungibili e si giocano la vittoria finale. Ferrari allunga in progressione appena iniziato l'ultimo km, ma Belloni controlla agevolmente, lo sorpassa e taglia nettamente per primo il traguardo.
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