10 novembre 1918 - Giro di Lombardia

Partenza alle 7.45, cielo grigio ma non piove, avvio tranquillo. Non succede niente di particolare fino al Brinzio dove Belloni si mette in testa a fare l'andatura e il plotone si sgrana subito tanto che al comando rimangono in sette (con "Tano" troviamo Lucotti, Azzini, Torricelli, Canepari, Galetti e Poid) ma i distacchi sono risicati e al secondo passaggio da Varese in testa alla corsa sono una quindicina. I migliori si studiano, temporeggiano e nonostante un attivo Belloni, anche lo strappo di Binago non cambia la situazione al comando. Sulla Cappelletta è ancora Belloni a forzare l'andatura, transita per primo in vetta con un leggero margine ma viene presto ripreso. Al comando troviamo una ventina di unità quando viene affrontata la Cicognola. l'ultima seria asperità della corsa. Belloni è attivissimo, Galetti si difende, Azzini tenta inutilmente di avvantaggiarsi ed alla fine della discesa il gruppo di testa è formato da dodici uomini: Belloni, Canepari, Galetti, Sivocci, Poid, Bordin, Torricelli, Azzini, Michiels, Lucotti e i due Ferrario. Mancano venti km all'arrivo e il loro vantaggio sfiora i 4'. Si attraversa Monza con i battistrada impegnati a preparare lo sprint, si giunge all'ultimo km con il gruppetto disposto a ventaglio; c'è un pò di incertezza, Belloni lancia lo sprint, Sivocci prova a replicare e lo tallona, ma improvvisamente un cane si infila in mezzo al gruppo provocando uno sbandamento e la caduta rovinosa di Lucotti. A venti metri dall'arrivo Belloni balza in testa e taglia per primo il traguardo.
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