11 novembre 1906 - Giro di Lombardia

Partenza alle 7.15 dal rondò di Loreto in una giornata grigia ed umida. Avvio veloce ma gruppo compatto fino a Bergamo, solo dopo Lecco la corsa si anima: Galetti accellera, trascinandosi dietro Ganna, Gaioni, Brambilla e Pavesi, mentre cede improvvisamente Cuniolo. Il piccolo Galetti insiste tenacemente e provoca la selezione decisiva tra Erba e Como: a poco a poco infatti cedono tutti i suoi avversari e rimane da solo al comando. A Varese vanta poche decine di metri sul coriaceo quanto sorprendente Brambilla, campione italiano di velocità nel 1902 ma distintosi sinora su strada soltanto per qualche buon piazzamento, mentre Ganna si trova già a 4', Gaioni e Ferrari sono a 14'.
Mancano 50 km alla conclusione ed il battistrada attacca ancora, incrementando ulteriormente il proprio margine tanto da sembrare ormai padrone della situazione, ma improvvisamente Galetti avverte un malessere generale, provocato pare da un esagerato consumo di cognac durante la corsa, ed è costretto a rallentare l'andatura; il suo vantaggio diminuisce rapidamente e poco prima di Varese viene raggiunto da Brambilla. I due trovano un buon accordo, con Galletti leggermente ripresosi e Brambilla intento a tenere alto il ritmo per impedire il rientro del temibile Ganna che, pur mantenendosi a circa 4' dai battistrada, non riesce più a recuperare. Si pensa ormai all'inevitabile sprint quando a due km dall'arrivo Galetti si rende conto di aver forato e circa disperatamente di dissimulare l'incidente. Ma Brambilla si è accorto di tutto e scatta immediatamente; Galetti prova a replicare ma perde subito qualche lunghezza, la gomma ormai è completamente a terra e lo sfortunato Galetti si deve arrendere. Brambilla continua la sua progressione senza cedimenti, si volta un attimo a controllare e, quasi incredulo, va a tagliare per primo il traguardo per cogliere un'inaspettata vittoria che rimarrà l'unico successo importante su strada della sua carriera.
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