5 marzo 2005 - Milano-Torino

Partenza da Novate Milanese alle ore 11.40: 153 corridori al via, non parte Daniel Schnider della Phonak.
Fin dalle prime battute si susseguono scatti e repliche che però non si finalizzano. L'andatura è sostenuta e la media della prima ora di corsa è di 41,300 km/h. Dopo due ore di corsa media ancora elevata: 41,250 km/h. Al km 108 il primo tentativo di fuga. A prendere l'iniziativa è Radoslav Rogina a cui si aggiungono altri 18 corridori. I fuggitivi non superano i 500 metri di vantaggio e vengono riassorbiti al km 116.
Al km 120 ci provano in 24: il gruppetto raggiunge un vantaggio massimo di 23" e viene ripreso alle porte di Asti (km 128). Kristjan Fajt allunga al km 142 e dopo un km il suo vantaggio è già di 20". Il fuggitivo raggiunge un vantaggio massimo di 1'05". Al km 150 esce al contrattacco Ignacio Gutierrez che raggiunge e supera Fajt presto riassorbito dal plotone. Al km 152 il gruppo riprende anche Gutierrez e torna compatto.
Al km 158 scatto di Matthew White a cui si aggiunge Luis Felipe Laverde. Al cartello dei 30 km all'arrivo i due battistrada hanno un vantaggio pari a 46". I due proseguono insieme fino all'approssimarsi della salita verso Superga dove Laverde viene riassorbito così come White poco dopo.
A 17 km dal traguardo allungano in 9: Emanuele Sella, Lucca Mazzanti, Paolo Tiralongo, Mirko Celestino, Vincenzo Nibali, Fabio Sacchi, Roberto Petito, Danilo Di Luca, Andrea Noè. Quando al traguardo mancano 15 km, i fuggitivi, a cui si è aggiunto anche Przemyslaw Niemec, viaggiano con 14" di vantaggio su un gruppetto nel quale si segnala la presenza di Ivan Basso e Sergey Honchar.
A 10 km dal traguardo il vantaggio dei battistrada è di 26".
Mirko Celestino attacca in discesa a 5 km dal traguardo e guadagna subito una trentina di secondi, ma a 2 km viene ripreso dal gruppetto inseguitore.
Sul rettilineo finale a Torino, dopo 199 km, si prepara la volata, a spuntarla è Fabio Sacchi che si aggiudica la 90.a Milano-Torino davanti a Mirko Celestino e Paolo Tiralongo.
Articolo inviato da: Paolo Mannini (Firenze)
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