Storia di Rinaldo Moresco

"Nadu" per i corregionali, è nato a Bargagli (Genova) il 15 gennaio 1925. Incominciò a correre piuttosto tardi, cioè a 24 anni compiuti, nel 1949. Vestiva allora i colori della Boero di Genova, e fin dall'inizio della sua prima stagione vinceva la Coppa Primavera Rapallese. S'affermava poi in diverse altre corse, tra cui la Milano-Arenzano, la durissima Modena-Abetone-Montecatini e la Coppa Tollari, che faceva di lui il campione ligure.
Nella Milano-Rapallo, classicissima dei dilettanti, era terzo, e secondo in volata (a pochi centimetri da Isotti) nella Coppa del Mare a Livorno. Vinceva poi la tappa di Savona al Giro di Liguria, che lo vedeva nono in classifica finale.
Nel 1950 ripeteva il successo nella Primavera Rapallese, e riportava altre pregevolissime affermazioni, come nella Coppa S.I.O.F., o nella Genova-Spezia, o ancora nella Colli Fiorentini. Il campionato italiano lo vedeva terzo (a Terni), e questa bella serie di prestazioni lo laureavano azzurro per i mondiali di Moorslede, dove si classificava decimo.
Nel novembre 1950 passava indipendente e smise così di fare lo spaccapietre sotto le gallerie della Liguria. Partecipò al Giro di Sicilia a tappe, vincendone due (Caltagirone-Enna e Sciacca-Trapani) mentre in classifica generale fu decimo.
Nel 1951 sempre tra gli indipendenti, non pagò il noviziato e già ad aprile vinceva a Milano la prima prova del Trofeo dell'U.V.I., piegando Minardi in volata. A Pescara, nella terza prova del Trofeo, era secondo, e secondo pure al Giro del Lazio.
Concludeva il suo primo Giro d'Italia, nel quale difendeva i colori della Wilier Triestina, con un buon ventunesimo posto, dopo essere giunto quarto nella tappa di Roma. A Biella si piazzava poi secondo nella quarta prova del Trofeo U.V.I. e trionfava poco dopo a Pistoia nel Gp dei Colli. Nelle ultime due prove del Trofeo per Indipendenti si classificava sesto a Livorno e quarto a Pontremoli, ma di misura non riusciva ad aggiudicarsi la vittoria finale che andava a Sartini. Sette giorni dopo, il 19 agosto vinceva a Pontedecimo, alla maniera forte e con piglio autoritario, il Circuito dell'Appennino e si laureava campione italiano degli indipendenti, proprio sulle sue strade liguri. Egregio passista, si difendeva bene in salita e possedeva un ottimo sprint.
Articolo inviato da: Paolo Mannini (Firenze)
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