31 agosto 1932 - World Championship - Roma (ITA)

Si corre in Italia sul circuito di Rocca di Papa a Roma. Sono le dieci, si abbassa una bandierina, e scattano in avanti una sessantina di biciclette: 21 hanno in sella blasonati professionisti, le altre dilettanti altrettanto illustri. Roma e tutta in festa. Poche macchine al seguito della corsa, mentre molti altoparlanti sono stati installati lungo il percorso per la gioia dei molti tifosi giunti anche da Varese per il loro idolo Binda.
Le prime scintille: è in fuga Bertoni, il luogotenente di ferro di Binda, che si deve fermare due volte per sistemare un freno. Primo giro: Bertoni è sempre con i primi, anche Guerra e Binda hanno riguadagnato il terreno perduto. Il gruppo di testa è composto da diciassette unità. A quaranta all'ora, riprende a ripercorrere il nastro che dalle Terme di Caracalla corre verso Rocca di Papa. I diciassette corridori sono diventati ventuno, nonostante le decantate difficoltà del percorso. Guerra, nelle vicinanze di Frascati, vive il suo dramma, ma reagisce ai propositi di ritiro. Quasi nello stesso momento lo svizzero Erne si gioca la sua grossa carta e va in fuga. In quattro gli piombano addosso, e tra loro Bertoni e Binda. Si sale per l'ultima volta la salita di Rocca di Papa, nel frattempo Erne si è staccato. Binda e Bertoni sferrano un'offensiva combinata. Scatta Bertoni e il belga Haemerlynck si stacca, scatta Binda e anche il lussemburghese Frantz perde contatto. Gioco quasi fatto. Rallenta un attimo Binda per attendere il luogotenente di ferro, poi, insieme, via con pedalata sciolta verso la vittoria. Mancano trenta chilometri all'arrivo, gli altoparlanti tuonano: Binda e Bertoni soli al comando. La vittoria è già certa.
Ultimo chilometro: Bertoni è stanchissimo e più che soddisfatto del secondo posto, Binda raggiante taglia il traguardo. Trasportato e cullato sulle spalle di una moltitudine in delirio per la terza volta veste i colori dell'iride.
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