Storia di Egidio Feruglio

Nato a Udine il 6 giugno 1921, a 29 anni esatti, subito dopo il Giro d'Italia 1950, comunicò che si sarebbe ritirato dalle corse, e che si sarebbe sposato. Chiudeva così con l'arrivo del Giro d'Italia a Roma la sua carriera non luminosa ma ricca di belle pagine.
Nel 1946, dopo aver vinto da dilettante il Giro dell'Emilia, passa professionista e partecipa al Giro d'Italia, nel quale si classifica 37° in graduatoria finale. Colleziona poi buonissimi piazzamenti tra i quali il terzo posto a Genova nella Coppa Appennino, il terzo a Rovigo nel Giro del Medio Polesine e secondo nella Coppa Paglienti a Treviso, poi arrivano le prime vittorie nella tappa iniziale della Coppa Perini ad Auronzo, nel Trofeo Bottecchia e nella Coppa Del Bin.
Apriva la stagione 1947 con un buonissimo terzo posto nella Milano-Torino al quale seguiva un decimo posto nella Milano-Mantova. Partiva poi per il Giro d'Italia, concluso al 27° posto, e nello stesso anno tentava l'avventura nel Tour de France, terminato anche questo con un discreto 31° in classifica generale. Poi ancora buoni piazzamenti fino alla fine della stagione con il 12° posto al Giro di Lombardia.
Nel 1948 disputava, ultimandoli, tanto il Giro quanto il Tour. Nella corsa italiana era 16°, posizione rilevante per un gregario fedele come lui, e nel Tour era 41°. Dopodichè otteneva piazzamenti discreti fino al finale di stagione con il 19° nel Giro di Lombardia.
Annata grama fu il 1949; non disputò ne il Giro ne il Tour, e pochissima attività nel complesso per ragioni di salute. Nel 1950 piazzamento di rilievo solo un quinto posto al Giro di Toscana e poi correva il suo ultimo Giro nel quale era 61°.
I suoi meriti più che per i piazzamenti o le vittorie stanno nella sua solerte attività di gregario specie al servizio del suo amicone Giordano Cottur.
Articolo inviato da: Paolo Mannini (Firenze)
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