Storia di Fabrizio Fabbri

Già in discreta evidenza da dilettante, con il terzo posto al campionato italiano di categoria nel 1969, passa professionista nel 1970.
Corridore solido, tenace e volitivo, nelle sue dieci stagioni di professionismo ha saputo conquistare alcuni buoni successi pur mettendosi spesso a disposizione dei campioni più affermati (Gimondi e Moser in particolare).
Tra le sue vittorie ricordiamo il Giro di Puglia a tappe, due volte il Gp Industria e Commercio a Prato, la Tre Valli Varesine ed il Giro dell'Appennino, una tappa al Giro di Svizzera e tre al Giro d'Italia. Ha concluso nove edizioni del Giro d'Italia, classificandosi 12° nel 1975 e 13° nel 1976, ed è stato una pedina importante anche nella Nazionale azzurra ai Mondiali cui ha partecipato sei volte, ottenendo il suo miglior piazzamento nel 1974 con il 13° posto.
Conclusa la carriera agonistica nel 1979 è rimasto nel mondo del ciclismo come direttore sportivo, facendosi molto apprezzare anche in questo ruolo. Ha diretto squadre dilettantistiche toscane, ultima la Vellutex (dal 1993 al 2002), e poi è passato sull'ammiraglia della Mapei nel 1993 guidando fior di campioni.
Ha ricevuto vari riconoscimenti per la sua carriera, come il Premio Filotex ed il Timone D'Oro nel 2014 da parte dell'Adispro.
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