Storia di Cesare Cipollini

Fratello maggiore di Mario, classe 1958, nel '72 inizia l'attività agonistica partendo dalla categoria esordienti. Fa tutta la trafila, allievo e juniores. Nel '75 gareggia in pista con successo, lo nota il C.T. Costa che lo convoca per i Mondiali di Rocourt, pur essendo ancora juniores, dove giunge quarto con Pizzoferrato, De Candido e Callari in 4'24''706. Partecipa quindi alle successive Olimpiadi di Montreal '76, nel cui quartetto Giuseppe Saronni sostituisce Pizzoferrato che gareggia nell'individuale. L'Italia segna anche il record del mondo (4'24"00) prima di essere eliminata nei quarti e chiudere ottava. L'anno successivo, da dilettante nella Fracor, vince, tra le altre corse, due importanti classiche: Firenze-Viareggio e Giro delle Tre Province. Con all'attivo settanta vittorie circa nelle categorie minori, passa professionista nel 1978, prima dei ventuno anni a cui la federazione italiana permetteva il passaggio e grazie a una deroga della federazione stessa (ottenuta oltre che da lui solo da Giuseppe Saronni l'anno prima), con la Magniflex-Torpado di Primo Franchini.
Le attese sono tante ma non riesce a confermarsi. Ottiene comunque tre vittorie tra i professionisti: il Giro dell'Emilia del 1983 e due tappe della Vuelta Mendoza, in Argentina, nel 1987. Fra i piazzamenti degni di nota: decimo posto nella Coppa Sabatini e nel Giro di Puglia nel 1979, il sesto posto nella Nizza-Alessio nel 1980, il nono posto nel Giro di Campania nell'81 e l'ottavo posto nella Coppa Bernocchi nel 1983. Il settimo posto nei campionati italiani in linea nel 1984, l'ottavo posto nella Coppa Sabatini e il nono nella Firenze-Pistoia nel 1986. E ancora, il secondo posto nella Philadelphia International Championship nel 1987, il sesto posto al Giro dell'Umbria e il nono nel Trofeo Laigueglia nel 1989 e ancora, il secondo posto nella coppa Bernocchi nel 1990. Dopo 13 stagioni da professionista chiude la sua carriera al termine della stagione 1990 corsa con la Italbonifica.
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