Stefano Arlotti - storia di un ciclista più dotato che fortunato

Trentaquattro anni fa, precisamente il 19 dicembre 1965, naque a Santarcangelo di Romagna Stefano Arlotti colui che, senza ombra di dubbio, mi sento di definire il ciclista più talentuoso che Rimini abbia mai avuto. All'età di 14 anni, convinto dal compianto babbo Carlo, comincia la sua carriera indossando la maglia del G. S. Pedale riminese. Nel 1980 passa alla categoria allievi, dove si mette in luce per la prima volta nella gara di Sassofeltrio (cade a 500 metri dal traguardo e alla fine è 12°), ma è l'anno dopo che coglie la prima vittoria imponendosi nel classico Trofeo Meandri. Dopo due annate fra gli Juniores (fra le vittorie più importanti il Trofeo Valli), nel 1984 arriva il passaggio fra i dilettanti nelle file del gruppo sportivo "Alexander Soldati" e di lì a poco arriva la prima vittoria (Trofeo Città di Capanaguzzo, 4 marzo 1984). Nel 1985 cambia scuderia e con la nuova maglia del G. S. Siapa di Bologna, coglie due eccellenti affermazioni: la Corsa della Pace di Sant'Ermete e, soprattutto, il 43° Classico Giro del Medio Po quella che, forse, si può definire la sua più importante vittoria nelle corse in linea. Nel 1986 entra a far parte del G. S. Giacobazzi. A febbraio, subito un grosso piazzamento nella corsa di "Diano Marina" (3°, il primo è Fondriest); vittoria al classico Giro dell'Alto Frignano e ad aprile centra il VI Memorial Cialdini che gli vale la convocazione in nazionale per partecipare al Giro delle Regioni. Una caduta in allenamento, però, gli negherà la maglia. Ma la stagione è ancora lunga e non gli mancherà il tempo per piazzarsi 3° al Giro dell'Emilia (1° Gelfi) e per conquistare la maglia di campione regionale. Il 1987 è più scarno di successi (solo il 1° posto al 22° G. P. Casadei) ma quella maglia azzurra che per cause di forza maggiore gli è sfuggita l'anno prima, non può che arrivare ora. Così giunge puntuale la convocazione per partecipare al Giro del Delfinato, corsa opern. Con il 1988 nuovo cambio di maglia (G: S. Soldati Gobbi Frutta). Nuovi successi: l'internazionale coppa Apollo, la seconda e impegnativa tappa della Quattro Giornate modenese e l'internazionale Giro di Campania ( corsa a tappe che ha visto salire sul secondo gradino del podio il russo Klimov a 28 secondi). Da segnalare anche il 3° posto al Giro del Medio Po e la convocazione con la maglia della regione Emilia Romagna che gli garantisce la partecipazione al Giro Baby. Tutto questo, gli apre le porte al mondo professionistico nel quale rimarrà per due stagioni prima con la maglia della Verinet Juvenes poi con quella della Italbonifica Navigare. Questi due anni, saranno caratterizzati da numerosi problemi di salute e da varie cadute. La sfortuna, tuttavia, non gli impedirà di piazzarsi in diverse gare e di sfiorare la vittoria al Giro di romagna (ripreso a 500 metri dal traguardo). Con il 1991 c'è il ritorno fra i dilettanti nella formazione dell'Audax Piobbico. Tre saranno le vittorie: il 10° Giro della Provincia di Pesaro e Urbino, la corsa di Capriglia (Colbulcaro n. d. r.) e la gara di Montappone (il 2° a 7 minuti). Nessuna vittoria nel 1992 con i colori della Mobili Panicati ma numerosissimi piazzamenti, primo fra tutti il 4° posto nell'internazionale di Capodarco. La sua carriera si concluderà nel 1993 con la maglia del G. S. Autolelli. Un incidente stradale gli impedirà di gareggiare, ma non gli toglierà mai la palma di indiscusso numero uno del ciclismo riminese.
Articolo inviato da: Andrea Sabattini ()
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