Storia di Bartolomeo Aimo

Le sue prime corse da dilettante risalgono al 1916, in America del Sud, dov'era emigrato. Poi torna in Italia per prestare il servizio militare ed ancora militare comincia a cogliere una serie di brillanti affermazioni. Diventa professionista nel 1919 con la Legnano, ma nel 1920 passa alla Ganna e nel 1921 finisce terzo nel Giro d'Italia, senza però vincere nessuna tappa. Ritorna nel 1922 alla Legnano e dalla Sanremo in poi è tutta una serie di piazzamenti di riguardo. Per cogliere la vittoria dovrà attendere il Giro d'Italia dove si afferma in due tappe. E' un ciclista vagabondo e nel 1924 tenta le corse in Francia. Terzo alla Parigi-Tours e quarto al Tour de France. Qualche breve puntata in Italia, ma attività prevalentemente transalpina con un bellissimo terzo posto nel Tour del 1925. Nel 1926 si afferma clamorosamente nella più difficile tappa alpina, la Nice-Briancon, del Tour nel quale ripete il terzo posto dell'anno precedente.
Nel 1927 passa alla Mifa Continental, una casa tedesca, e in Germania disputa moltissime corse con alterna fortuna; poi ritorna in Francia, ma gli anni cominciano a pesare. Il canto del cigno è al Giro d'Italia con un terzo posto nella classifica finale nel 1928, poi le ultime corse e il ritiro dall'attività agonistica, ufficialmente nel 1930.
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