11 settembre 1906 - Giovanni Gerbi sbaglia strada e si ritira

L'11 settembre 1906 si svolge la seconda ed ultima tappa della Milano-Bologna-Roma organizzata dalla Gazzetta. Si va da Bologna a Roma (468 km) con un percorso molto impegnativo che prevede la scalata della Porretta e le pessime condizioni atmosferiche rendono ancora più massacrante la fatica degli atleti. La partenza viene data alle 18 e quindi i concorrenti si trovano ad affrontare la prima salita quando è già notte. Gerbi forza subito l'andatura, seguito da Cuniolo, Ganna, Galetti e Fortuna. All'inizio della Porretta, sotto un vero e proprio nubifragio, con il vento che scuote violentemente gli alberi ai bordi della strada, il Diavolo Rosso si scatena, vince la resistenza di tutti gli avversari (Cuniolo è l'ultimo a cedere), transita per primo in vetta e si tuffa nella buia ed insidiosa discesa. Alle sue spalle molti si sono già ritirati, altri hanno trovato rifugio in un casolare, Cuniolo fora e perde terreno, Ganna esce fuori strada e precipita in un burrone dal quale riemerge grazie al provvidenziale aiuto dell'amico Galetti. Solo Gerbi sembra a suo agio e giunge così a Firenze con una ventina di minuti di margine su Cuniolo ma al posto di controllo non trova nessuno; la giuria infatti, impaurita dalla pioggia e dal freddo, preferisce rimanere rintanata in un confortevole caffè. Gerbi è solo (la macchina con i rifornimenti è rimasta attardata per un guasto) e, inzuppato d'acqua, decide di continuare la marcia, ma invece di dirigersi verso Arezzo sbaglia percorso e prende la strada per Siena. Inconsapevole dell'errore continua a spingere a tutta ma dopo una sessantina di km comincia ad avere qualche dubbio. Sperduto in una campagnia scorge l'insegna di un'osteria (ovviamente chiusa) e comincia ad urlare, riuscendo finalmente a farsi aprire la porta. Il proprietario dell'osteria fornisce pietosamente qualcosa da mangiare a Gerbi il quale però alla fine del vorace pasto dichiara candidamente di non avere soldi per pagare. Scoppia una violenta lite e Gerbi è costretto a scappare dalla finestra, non solo per evitare le botte dell'inferocito oste ma anche per sfuggire addirittura all'arresto. Tornato in sella e resosi conto dell'errore, il Diavolo Rosso è costretto al ritiro mentre Galetti, avvantaggiatosi negli ultimi km, arriva trionfalmente al traguardo di Roma.
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