Giovanni Gerbi nel 1905, l'anno delle sue grandi affermazioni

Dopo la brutta caduta di Londra (campionato del mondo stayer del 1904) la ripresa di Gerbi è più lenta del previsto e nella prima metà del 1905 gareggia pochissimo e non ottiene risultati apprezzabili. La sua grinta però è intatta come il desiderio di tornare a primeggiare ed è in questo periodo che mette a punto il suo rivoluzionario sistema di allenamento. Percorrendo infatti quasi sempre lo stesso percorso d'allenamento, comincia a cronometrare i suoi tempi, verificando così i suoi miglioramenti. Poi inizia ad andare in salita, realizzando un accenno di quelle che successivamente verranno chiamate "ripetute", scattando più volte ad intervalli regolari. Quindi incrementa il numero dei km percorsi e si prepara accuratamente per la Corsa Nazionale del 23 luglio che vince dominando. Nella seconda metà del 1905 così si riafferma come il nostro miglior corridore continuando a praticare anche l'attività di stayer nella quale primeggia conquistando ai primi di ottobre il Campionato Italiano professionisti a Torino. L'8 ottobre vince la Coppa d'Alessandria con il rivale Cuniolo secondo a 6'50". La Gazzetta dello Sport nel frattempo sta organizzando la prima edizione del Giro di Lombardia e Gerbi si prepara scrupolosamente. Si reca quasi quotidianamente sul percorso a verificare le condizioni della strada e studia i punti più difficili. Inoltre migliora la sua aerodinamicità in sella e per la prima volta prova pure i tubolari invece delle gomme piene ottenendo non pochi vantaggi. Il 12 novembre si svolge la corsa e Gerbi compie il suo capolavoro vincendo con ben 40' di vantaggio sul secondo (Rossignoli) a testimonianza di una superiorità che gli consente di fregiarsi meritatamente e senza discussioni del titolo di "miglior corridore italiano del momento", al termine di una stagione veramente esaltante e che rimarrà tra le migliori di tutta la sua carriera.
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