Franco Magnani, classe 1938, fin da giovanissimo intraprende l'attività agonistica. Nel 1953 si cimenta con la categoria liberi riportando alcuni piazzamenti. Passato l'anno dopo all'Associazione Polisportiva Edera come esordiente, vi rimane anche come allievo fino al 1955. Dodici le vittorie quasi tutte per distacco: tra queste il campionato romagnolo esordienti, il G.P. Prunaro a Budrio con una lunga fuga a 42 di media e la Coppa Succi a Forlì. Come allievo figura ai vertici della classifica di rendimento. Corridore generoso, animatore di fughe a lunga gittata, è forte in salita, sul passo e anche in volata.
Dopo un 1957 con la Forti e Liberi di Forlì come dilettante junior (2 vittorie), prosegue l'attività dilettantistica fino al 1961 difendendo i colori della Renato Serra e della Ghigi. Si distingue con autorevolezza anche in campo nazionale e ottiene 25 vittorie tra le quali spiccano il Trofeo De Gasperi, la preolimpica di Montanina di Firenze, la cronometro a Loro Ciuffenna in Toscana e l'eliminatoria emiliana di Coppa Italia a Forlì con Lolli e Morosi. Nel Trofeo Faina a Roma del 1960 il caparbio atleta cesenate s'impone in volata dopo 210 chilometri entusiasmando il C.T. Rimedio, che lo inserisce nella squadra azzurra per i mondiali.
Nel settembre del 1961 passa professionista esordendo nel Trofeo Peccioli (9°) con la Ghigi dove rimane fino al 1962. Quindi è alla Salvarani con la quale chiude la sua onorevole carriera nel 1964. Il suo temperamento battagliero gli frutta alcuni buoni piazzamenti e il premio per la combattività al Tour de France 1962 che conclude 83°. Nel 1963 è primo a tempo di record (44,211) nella tappa di Treviso del Giro d'Italia che conclude al 35° posto in classifica.