Storia di Widmer Servadei

Forlivese purosangue, decide di seguire l'esempio del già celebre fratello Glauco iscrivendosi all'A.S. Forlì nel 1942. Ottimo passista lega più di una volta il suo nome a vittorie nelle cronometro a squadre: da allievo con l'A.S. Forlì nella Coppa Mannucci e nella finale di Coppa Adriana, da dilettante con il G.S. Vilco di Bologna nella finale di Coppa Italia del 1949 (con Minardi, Isotti e Benfenati).
Nel 1946 e 1947, dilettante con la Forti e Liberi, si distingue come brillante e accanito animatore di molte competizioni conseguendo successi (tra questi nel 1947 il Giro di Romagna) e una serie di piazzamenti entro i cinque come il 4° posto nel campionato italiano del 1946. Per le sue qualità rientra nel novero dei dilettanti scelti. Nel 1950 corre con i professionisti con l'Atala: partecipa al Giro d'Italia classificandosi 57°. L'anno dopo con l'Arbos si mette particolarmente in luce nella categoria degli indipendenti. Il 1952 lo vede con la Bartali al fianco di Gino Bartali al quale fornisce un prezioso ausilio in pianura grazie alle sue spiccate doti di passista. Corre nella massima categoria fino alla metà degli anni cinquanta.
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