Storia di Daniele Caroli

Passista scalatore di buon livello riesce a destreggiarsi pure negli arrivi in volata; pedalatore di bello stile risulta vincente sui più svariati terreni di gara distinguendosi per la sua serietà, tenacia e scrupolo nella preparazione.
Nato a Faenza nel 1959 inizia a correre come esordiente nel 1974 con la locale Società "I Fiori". Vi rimane fino al 1977 diventando un atleta di punta grazie alle numerose vittorie che lo collocano tra i ciclisti più prometteni. Già in evidenza al suo esordio, quando tra i successi troviamo anche l'ambita prova finale Regionale Leva Esordienti, conferma le ottime capacità come allievo laureandosi sia campione romagnolo della categoria che sfiorando la vittoria nel campionato italiano dove giunge secondo (1975). Segue un brillante biennio come dilettante juniores in cui tra l'altro emergono il suo senso tattico e la sua forza di carattere, che gli consentono esaltanti imprese come per esempio a Verica di Pavullo e a San Martino in Strada nella Coppa Caduti Sanmartinesi. Nel 1977 si impone nel campionato emiliano e si classifica secondo in quello italiano. Attira l'attenzione della Commissione Tecnica nazionale e, sia nel 1976 (Belgio) che nel 1977 (Austria), veste la maglia azzurra ai campionati del Mondo. In Austria nella gara a cronometro a squadre contribuisce al terzo posto dell'Italia. Negli anni seguenti prosegue come dilettante difendendo i colori della Ceramiche Abetone di Modena e della Righetti di Pesaro. Passa al professionismo con la Termolan nel 1982 con un biglietto da visita di tutto riguardo: più di 70 vittorie. Sono otto gli anni nella massima categoria e tutti lo giudicano più tagliato per le corse in linea rispetto per quelle a tappe. Le sue prestazioni al Giro d'Italia risultano globalmente piuttosto incolori. Ne corre sei; in tre si ritira e negli altri tre ottiene risultati poco significativi in classifica finale 107° (1982), 99° (1983) e 86° (1984). Buono invece il suo rendimento nelle gare di un giorno dove risulta più volte vittorioso: Milano-Torino (1985), G.P. Ind. e Commercio e Trofeo Pantalica (1987), Giro di Campania (1985) ecc.. Numerosi inoltre i piazzamenti di rilievo sempre in classiche del calendario nazionale. Nel 1985 tenta la carta della Parigi-Roubaix; è un'esperienza drammatica con tre cadute sui tratti di pavé. Daniele però non si arrende e facendo appello alla sua forza d'animo e al suo carattere intrepido riesce a concludere l'infernale gara (è già un successo questo) classificandosi 24°. Dopo la sua migliore stagione, il 1987, corre ancora per tre anni non ottenendo più risultati di rilievo e conclude la carriera nel 1990 difendendo i colori della Tulip, squadra belga.
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