Storia di Renato Tedaldi

Corridore forte e generoso nativo di Rocca San Casciano. Formidabile passista, riesce a cavarsela egregiamente anche in salita. Dopo essersi messo in evidenza nella "Forti e Liberi" con prestazioni di elevato spessore anche nelle prove a cronometro nel 1962 approda all'Edera di Santo Stefano. In poco più di cinque mesi di attività ottiene cinque vittorie, sette secondi posti e due terzi posti. Di spicco il G.P. Alax a Meldola e il G.P. Cupretex a Errano vinti per distacco. Dopo il successo in Coppa Italia, dove si prodiga come trascinatore del terzetto ederino, Tedaldi assistito da una meticolosa preparazione continua a distinguersi come cronoman. Si assicura numerosi posti d'onore e una bellissima vittoria ad Inveruno marciando per oltre cinquanta chilometri alla media di 46,158. Nell'ottobre 1962 lascia la maglia di dilettante per indossare quella da professionista della "Ignis". Corre nella massima categoria anche nel 1963, ingaggiato dalla Salvarani, ma mentre si sta allenando, in vista del Giro d'Italia, sui tornanti di Rocca delle Caminate, un cane gli attraversa improvvisamente la strada. Le conseguenze della brutta caduta lo costringono ad abbandonare le corse.
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