Storia di Celso Gambi

Prodotto del vivaio ravennate era forte sul passo, si difendeva in salita e in volata aveva un discreto spunto veloce mentre il suo punto debole era una certa fragilità nel temperamento. Nel 1959 al primo anno come dilettante è autore di un buon exploit fin dall'inizio di stagione: in due giorni vince due corse a Russi e a Santerno dove lascia a quattro minuti i più immediati inseguitori. Poco tempo dopo si impone con autorevolezza anche nella Coppa delle Cooperative a Cattolica. Il 28 maggio a Riva del Garda è protagonista indiscusso della terza preolimpica, ma purtroppo cade in discesa quando mancano solo cinque chilometri alla conclusione. Il 1959 si chiude complessivamente con cinque vittorie e otto piazze d'onore. Nel 1960 afferma la propria superiorità in una Coppa Miserocchi resa ancora più ardua dal maltempo. Dopo un 1961 scarso di risultati, si ripropone in forma smagliante nel 1962 al punto di essere incluso al secondo posto nella classifica dei plurivittoriosi emiliano-romagnoli. Nove vittorie di cui una in Svizzera e numerosi piazzamenti entro i primi cinque. Un'annata straordinaria se si tiene conto che Celso veniva chiamato il "signorino" perchè poco versatile agli sforzi e ai sacrifici e la regolarità era il suo difetto. Nel 1963, grazie anche ad un contratto perfezionato da Aldo Ronchi, passa professionista con la San Pellegrino, ma non riesce ad emergere con risultati convincenti e a fine stagione smette di correre.
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