Storia di Luigi Barral

Agilissimo scalatore, di taglia minuta tanto che veniva soprannominato "Barralino", sono state le corse in salite a esaltare le sue doti di grimpeur e in particolare le prove specialistiche sulla Costa Azzurra, attualmente non più disputate. Vittorie a ripetizione nella Nizza-Mont Agel e nella Mont Faron con rispettivamente cinque e quattro affermazioni, inoltre vittoria nel Giro di Campania ('31), Gp di Nizza ('32 e '35), la Turbie ('35), Puy de Dome ('36) e nel Circuito Pirenaico ('37). Pregevole anche il primato fra gli individuali nel Tour de France del '32, dove si classificò nono assoluto.
Le sue caratteristiche tecniche però gli impedirono di primeggiare nelle corse in linea dove spesso dovette accontentarsi delle piazze d'onore causa la mancanza di un valido spunto finale, come nel "Lombardia" 1933 quando venne battuto allo sprint da Piemontesi dopo una lunghissima fuga a due.
Alla conclusione della sua carriera si stabilì in Francia e venne naturalizzato francese il 4 febbraio 1949.
Morì in seguito ad una caduta durante una manifestazione ciclistica di vecchie glorie svoltasi a Charbonniéres il 21 ottobre 1962.
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