Storia di un campione ..... Marco Pantani

Nella seconda metà degli anni Novanta ha entusiasmato gli appassionati di tutto il mondo con le sue vittorie a Giro e al Tour, prima di cadere rovinosamente nello scandalo del doping.
Scalatore agile, erede di grandi e storici grimpeur del pedale come Charly Gaul e lo spagnolo Federico Bahamontes, Pantani si era messo in luce da dilettante vincendo nel 1992 il Giro d'Italia. Passato al professionismo, nel 1994 vinse due tappe di montagna al Giro, a Merano e all'Aprica, quest'ultima ottenuta staccando tutti gli avversari sulle ripidissime pendenze del Mortirolo.
Le stagioni seguenti furono costellate da rovinosi infortuni e da clamorosi exploit. Nel maggio del 1995 cadde in allenamento e dovette rinunciare a partecipare al Giro, ma a luglio fece il suo esordio al suo Tour de France, vincendo in un appuntamento storico, la tappa dell'Alpe d'Huez e bissando il successo sui Pirenei all'arrivo di Guizet Neige. Terzo alle spalle di Olano e Indurain al termine di un Campionato mondiale, sulle altitudini colombiane, che lo vide tra i più combattivi, subì nelle settimane seguenti un gravissimo incidente negli ultimi chilometri della Milano-Torino: investito da un'auto riportò la frattura di tibia e perone della gamba sinistra.
Dopo quasi un anno di inattività, ritornò a gareggiare nella primavera del 1997, ma dopo poche tappe al Giro fu costretto al ritiro per una nuova caduta. Tornato alle corse a luglio per il Tour, vinse di nuovo all'Alpe d'Huez e, sempre sulle Alpi, a Morzine.
Il 1998 fu il suo grande anno: con arditi attacchi nelle tappe di montagna e negli arrivi in salita, e difendendosi egregiamente nelle cronometro, suo storico punto debole, Pantani costruì due straordinari successi al Giro e al Tour, riuscendo in un'impresa - quella di vincere nella medesima stagione le due principali corse a tappe del programma internazionale - in passato toccata solo a grandi campioni come Coppi, Anquetil, Merckx, Hinault, Roche e Indurain.
Anche l'anno seguente, il 1999, sembrava avviato a consacrarlo dominatore incontrastato del Giro d'Italia, quando alla vigilia delle penultima tappa, all'indomani della solita formidabile vittoria in salita, Pantani venne clamorosamente sospeso dalla corsa in seguito a un controllo medico da parte dell'UCI, l'Unione ciclistica internazionale, che aveva riscontrato nell'ematocrito del campione romagnolo valori superiori al 50%, limite massimo tollerato dal regolamento internazionale. Iniziava così un lunghissimo periodo nel quale più che i fatti sportivi hanno tenuto banco indagini della magistratura, squalifiche della Federazione, polemiche sugli organi di comunicazione e propositi di riscatto, sportivo e giudiziario, seguiti dalla partecipazione al Tour del 2000 con la vittoria in due importanti arrivi in salita, a Courchevel, nelle Alpi, e in vetta al Mont Ventoux, dopo un contestato arrivo in volata con la maglia gialla Armstrong. Nel settembre 2003 annunciava il suo ritiro dalle competizioni e nel febbraio 2004 veniva trovato morto in un residence a Rimini.
©2002-2023 Museo del Ciclismo Associazione Culturale ONLUS - C.F.94259220484 - info@museociclismo.it - Tutti i diritti riservati

I dati inseriti in archivio sono il risultato di una ricerca bibliografica e storiografica di Paolo Mannini (curatore dell'Archivio). Le fonti utilizzate sono svariate (giornali, libri, enciclopedie, siti internet, archivi digitali e frequentazioni sui vari Forum inerenti il ciclismo). Chiunque desideri contribuire alla raccolta dei dati, aggiunta di materiale da pubblicare o alla correzione di errori può farlo mettendosi in contatto con Paolo Mannini o con la Redazione.

Preferenze Cookies - Privacy Policy