Storia di Valentino Fois

Buon passista scalatore passa alle corse su strada alla soglia dei venti anni, dopo aver iniziato l'attività agonistica in Mountain-Bike con il Team Bianchi nel 1989. Per tre stagioni, dal 1989 al 1991, vince un centinaio di corse ed è per tre volte consecutive Campione Italiano Crono e Cross Country. A livello internazionale è 8° assoluto ai mondiali in Colorado del 1990 e Campione Europeo nel 1991. Dal 1992 si dedica alle corse su strada ottenendo subito discreti risultati; da dilettante la sua annata migliore è il 1995 quando ottiene 7 vittorie tra le quali il Campionato Italiano 2° serie a Ragusa e il Giro della Valle d'Aosta. E' azzurro ai Mondiali in Colombia dove ottiene un buon 16° posto. Nel 1996 passa professionista con la Panaria Vinavil e l'inizio è molto promettente; vince una tappa del Giro di Polonia, ottiene numerosi piazzamenti e partecipa al Tour de France concludendolo in 52° posizione dopo essersi fatto notare in un paio di tappe. L'anno successivo passa alla Mapei, ma non è una buona stagione nonostante si faccia notare nel campionato italiano concluso in 3° posizione. Nel 1998 corre per la Caldirola e, oltre a molti piazzamenti, riassapora la vittoria trionfando in due tappe del Giro dell'Austria del Sud. Nel novembre del 1998 in un incidente d'auto subisce la frattura di clavicola, omero e metacarpo. Deve stare fermo a lungo e rientra alle competizioni solo nell'estate del 1999. Il finale di stagione è comunque buono e i primi di ottobre vince il Giro del Mendrisiotto. Nella stagione 2000 non trova squadra e rimane inattivo fino a giugno quando viene ingaggiato dalla Colpack; nel finale di stagione ottiene solo alcuni buoni piazzamenti nel Trofeo Matteotti e nelle prove del Trofeo dello Scalatore. Nel 2001 corre per la Mobilvetta senza risultati di rilievo, mentre nella stagione 2002, a marzo, viene ingaggiato dalla Mercatone Uno, ma risulta positivo ai metaboliti del nandrolone il 12 giugno 2002 al Bank Austria Tour; la Procura antidoping del Coni chiede la sospensione a vita dall'attività e 8.000 franchi svizzeri di ammenda, mentre la Disciplinare lo condanna invece a 36 mesi di stop, a decorrere dal 12 giugno 2002.
Terminata la squalifica non sono finiti i guai per Valentino, che prima deve curarsi presso un centro specializzato di Parma per guarire dalla tossicodipendenza e dalla depressione. Poi nel settembre del 2007 ha anche qualche guaio con la giustizia per un furto di computer portatili che gli costa una condanna a 100 giorni di reclusione, tramutati in una pena pecuniaria di 4 mila euro.
Nel 2008 torna a correre con l'Amore e Vita McDonald's di Ivano Fanini, partecipando al Giro della Provincia di Grosseto. Improvvisamente il 28 marzo 2008 viene trovato morto nella sua abitazione di Villa D'Almè, in provincia di Bergamo, colpito da un malore.
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