Storia di Albano Negro raccontata dal nipote Samuele

Nato a Chiampo nei 1942, comincia la sua attività sportiva nelle fila del Sodalizio Biancorosso di Vicenza nel 1958 come allievo.
Non ottiene risultati di rilievo, soltanto dei piazzamenti. Passato dilettante si dimostra subita elemento valido e di tutto rispetto dimostrando le sue capacità, si piazza 12° nella Schio-Pasubio, terzo nella coppa Città di Thiene, quarto a Breganze, secondo a Meidoia, terzo nel G.P.Marostica, quarto a Longarone, settimo a Padova nel 5° G.P.Staro, vince il Giro della Provincia di Vicenza. Nel 1962 quarto a Mestre nel G.P. Staro, secondo a Forl sempre nel G.P. Staro. Primo nel Trofeo Ghisaiberti a Bergamo. Primo nella Verona-Roveré del 1962, primo nel Giro d'Abruzzo e primo nel G.P.M. del Giro d'Abruzzo.
Vince la 39° Astico-Brenta di Vicenza, gara di valore nazionale, si piazza secondo a Casaiserugo, quinto nella Lavarone-Trento. Quinto nel trofeo della montagna del Veneto a Lozzera.
Si piazza quarto nella Milano-Salò, vince il G.P. Fausto Coppi a Este, settimo nella Bassano-Monte Grappa del 1963 e quarto nella Astico-Brenta. Si piazza settimo anche nella Coppa Pasubio e secondo nella Coppa dei Berici a Sossano, settimo nel Trofeo de Gasperi a Trento, terzo nella l° tappa del Giro del Lazio dilettanti e secondo nella 6° tappa, si piazza quarto nella classifica finale. Vince il Giro del Piave a Belluno e vince anche la Sedrina-Bergamo. Ottiene 44 piazzamenti entro i primi dieci nel corso del 1963.
A fine anno 1963 passa alla lgnis partecipando al Giro di Lombardia piazzandosi al ventesimo posto.
Nel 1965 passa alla Bianchi e partecipa al Giro d'italia vestendo la maglia rosa per tre giorni, primo vicentino ad indossarla.
Smise l'attività agonistica nel 1968. Partecipò alle gare dei veterani Udace vincendo il Campionato Veneto ed il Giro della Provincia di Vicenza. Si trasferisce a Montecchio Maggiore ove avvia un'attività nel settore della lavorazione del marmo. La morte lo strappa alla vita ancor giovane all'età di soli 46 anni, lasciando nello stupore i suoi numerosi amici e sostenitori.
Articolo inviato da: Samuele Negro ()
©2002-2023 Museo del Ciclismo Associazione Culturale ONLUS - C.F.94259220484 - info@museociclismo.it - Tutti i diritti riservati

I dati inseriti in archivio sono il risultato di una ricerca bibliografica e storiografica di Paolo Mannini (curatore dell'Archivio). Le fonti utilizzate sono svariate (giornali, libri, enciclopedie, siti internet, archivi digitali e frequentazioni sui vari Forum inerenti il ciclismo). Chiunque desideri contribuire alla raccolta dei dati, aggiunta di materiale da pubblicare o alla correzione di errori può farlo mettendosi in contatto con Paolo Mannini o con la Redazione.

Preferenze Cookies - Privacy Policy