Alain Turicchia

Nato a Faenza il 4 settembre 1975. Passista scalatore, alto m. 1,70 per 60 kg. Professionista dal 1997 al 2001 con una vittoria.
Quando lo guardavi correre nelle categorie giovanili, col la maglia della Reda, pensavi ad un ragazzino di sicuro avvenire, perché Alain era veramente un gioiellino di perfezione in tutte le variabili del pedale. Lui vinceva e metteva sempre una pietra su quello che sembrava un futuro grattacelo. Nel 1994, al primo anno fra i dilettanti, con la maglia della Faentina, vinse il Campionato Italiano Militari. In altre parole: nuova categoria, medesima filosofia. L'anno seguente vinse a Nagoya in Giappone e a Cotignola nel GP Michele Gordini, ed a metà '96, già sapeva l'appena ventunenne faentino, che dal 1997 sarebbe stato professionista con l'Asics. E così fu. Dopo un anno d'apprendistato, nel 1998 arrivò 4° nel Giro della Provincia di Macerata, 6° nel Giro della Provincia di Siracusa e nel Giro di Romagna. Ma a questi piazzamenti italiani accostò un 17° posto nella classica per eccellenza di Germania, ovvero il Gran Premio di Francoforte e, soprattutto, partecipò al Tour de France, concludendolo al 74° posto. Con l'Asics diventata Riso Scotti, fu 6° al GP Gippingen in Svizzera, 8° al GP Francoforte, 10° al Trofeo Matteotti e 97° al Giro d'Italia. Nel 2000, in maglia Amica Chips, vinse finalmente una corsa, in Spagna, ovvero la seconda tappa della Vuelta Castilla y Leon. Nell'anno fu poi 8° al Giro di Romagna, 10° nel Schynberg Rundfahrt, 15° nel Campionato Italiano. Poi, non arrivando un'offerta degna, s'accasò per il 2001, nella slovena De Nardi-Montegrappa, ma questo era un team semidilettantistico. Deluso, Alain lasciò il ciclismo, a soli 25 anni.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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