Emile Idee

Nato a Nouvion-le-Comte il 19 luglio 1920. Passista. Professionista dal 1940 al 1952, con 27 vittorie su strada e 15 su pista.
La sua precocità e il bisogno della Francia, soprattutto del nord (Èmile nato in Piccardia si trasferì adolescente a Chevreuse nell'Ile de France), di trovare nel decennio a cavallo della seconda guerra mondiale, quegli assi in grado di "muovere" le folle come lo facevano Bartali e Coppi in Italia, crearono su Idée tante aspettative ed una messe di tifosi. Tutto ciò elesse questo corridore al rango di figura di primaria evidenza del ciclismo transalpino, senza però riuscire a mantenere e giustificare tante attenzioni e tifo. In ogni caso, il raccolto di carriera di Idée, dimostra il suo buon spessore anche se non il campione che i francesi volevano. Passato fra i professionisti nel 1940, non ancora ventenne, vinse da subito il Criterium National (l'odierno Criterum International), una gara monumento per il pedale di Francia. Due anni dopo, suggellò la sua migliore stagione, laureandosi a Lione Campione Nazionale su strada e vinse ad una buona media, sui 142 chilometri del percorso, il Gran Premio delle Nazioni, da considerarsi dal 1932 al 1994 come il mondiale della corsa contro le lancette. Idée non si fermò, perché nel suo notevole 1942, rivinse il Criterium National (che fu suo anche nel '43), conquistò la Parigi-Reims e il Gran Premio di Provenza (che bissò l'anno dopo), mentre fra inverno e primavera fu il faro del Velodrome de l'Iver di Parigi, dove finì primo in ben 12 gare. Con in testa il "pallino" di vincere ancora il Gran Premio delle Nazioni a cronometro, visse come pesanti delusioni il 5° posto nel '43 e il 3° del '44, mentre nel 1946, dopo essersi preparato a puntino e dopo una grande prova, si ritrovò secondo, a 1'49" da Fausto Coppi. Per Èmile una piazza d'onore vissuta come una mazzata. Si risollevò parzialmente nel 1947, quando vinse per la quarta volta il Criterium National e rivinse, a distanza di cinque anni, il Titolo Nazionale su strada. Si trattò di una ripetizione della corsa valida per il tricolore, in quanto la prima fu vinta da Paul Neri, che era ancora cittadino italiano. Grandi i piazzamenti di Idée nell'anno: fu 2° nella Parigi Tours, 2° nel GP delle Nazioni a Cronometro (stavolta a più di 8 minuti da Fausto Coppi), 2° nel Criterium degli Assi. Piazzamenti di peso che continuarono anche nel 1948, quando fu 2° nella Parigi Roubaix, 3° nella Parigi Tours e 2° nel Criterium National, la corsa che lo vide per la quinta volta vincitore nel 1949. In quell'anno, pur ritirandosi nel corso del Tour de France, fece in tempo a vincere la tappa Tolosa-Nimes. Gli ultimi tre anni della carriera di Èmile Idée si consumarono ancora all'insegna di qualche successo e di buoni piazzamenti, ma "Le Roi de Chevreuse", come veniva chiamato Èmile, non recuperò terreno per imboccare in bella posizione il "viale dei campioni". Deluso per non aver appagato in pieno la sua ambizione, si ritirò a soli 32 anni.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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