Fernand Picot

Nato a Pontivy il 10 maggio 1930. Passista scalatore. Professionista dal 1953 al 1965 con 30 vittorie.
Ardimentoso atleta che ha saputo fare il gregario ed il vincente all'occorrenza, senza però mai eccellere. Una figura ben presente nell'osservatorio e fra i capitani del ciclismo francese, a cavallo degli anni sessanta. Corridore medio dalla scorza dura e, per tanti aspetti, classico bretone.
Divenne professionista indipendente nel 1953, e si distinse subito alla Route de France, dove vinse due tappe. Nel 1954 essendo appunto indipendente, poté partecipare con la selezione francese alla Corsa della Pace e qui vinse una tappa. Nell'anno fece suo anche l'allora di spessore Circuit de l'Aulne, nonché il GP Châteaurenard-du-Faou, mentre nella stagione seguente fu primo nel Tour de Champagne, ed in due tappe dello stesso. Dal 1956 al 1961 fu un alfiere della Mercier, trovando nell'equipe di Antonin Magne diversi forti colleghi e/o capitani. Ciononostante si distinse vincendo tre tappe del Dauphiné Libéré (una nel 1956 e due nel 1957), una frazione alla Parigi-Nizza (nel 1958) e una al Midi Libre (nel 1959), il Grand Prix di Plouay e la Genova-Nizza nel 1961. La stagione seguente lo vide alla corte di Gaston Plaud e della Peugeot. Con le maglie a scacchi bianco-nere vinse solo il Criterium di Saint-Méen-le-Grand. Nel 1963 in seno alla Bertin, colse il suo ultimo successi bissando la vittoria del '61 nel Grand Prix di Plouay. Gli ultimi due anni fra i professionisti li passò a fungere da spalla a Federico Martin Bahamontes in seno alla Margnat Paloma. In carriera ha corso otto edizioni consecutive del Tour de France ritirandosi solo nella stagione d'esordio, il 1955. Il suo miglior piazzamento lo registrò nel '57, 13°. Corse una solo volta il Giro d'Italia, nel 1958, ma nella tappa a cronometro di Viareggio, Fernand Picot, fu uno di quelli (tanti) che Ercole Baldini fece finire fuori tempo massimo. Nel caso del bretone, anche aldilà del "balzello" che fu trovato dalla giuria, in accordo con l'organizzazione, affinché dopo sole otto tappe non finisse a casa il 60% dei corridori. In altre parole, ne furono salvati 49, mentre per 15 (e Picot era uno di questi) non fu possibile il ripescaggio. Picot, non ha mai corso un Mondiale.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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