Frans Gielen

Nato a Wijchmaal il 21 ottobre 1921, deceduto a Helchteren il 14 giugno 2004. Passista veloce. Professionista dal 1948 al 1957 con 6 vittorie su strada, non precisate su pista.
Un corridore che non confermò da professionista quanto ottenuto nel 1947, suo ultimo anno da dilettante, di fatto la sua terza stagione nel ciclismo. Frans Gielen, infatti, da perfetta tendenza-cultura fiamminga, era cresciuto correndo dappertutto e se nel 1946-'47 non aveva corso fra i professionisti, fu solo perché prima, causa guerra, aveva pedalato per ben altro. Ciononostante, appunto, iniziò fra i velodromi, correndo dietro piccole motorette, semiderny, o grossi motori da mezzofondo, fra i prati del cross e, naturalmente, sulle strade, allora ridotte a percorsi molto simili a quelli del ciclocross. Per Gielen dunque, furono stagioni d'apprendistato molto intensi, vissute tra i 25 e i 26 anni, ed una maturità fisica già raggiunta da tempo che, forse, fu il prodromo dei suoi successi copiosi fra i dilettanti nel 1947. Nell'anno, infatti, vinse il Giro del Belgio a tappe, il Campionato Nazionale su strada, fu 9° ai Mondiali, soprattutto a causa di una caduta, ed all'estero andò ad imporsi nel Tour di Svezia dove non andò mai oltre la sesta piazza di tappa. Insomma, un dominio che, anche in considerazione delle sue brillanti prestazioni su pista, lo evidenziarono come un certo futuro protagonista anche fra i professionisti. E nel 1948 la Peugeot-Meteore e l'italiana Lygie se lo assicurarono, convinte di vederlo primeggiare. Invece la realtà fu diversa e Frans Gielen non riuscì mai a confermare quelle speranze, nonostante qualche bella vittoria ed una infinità di bei piazzamenti. Nella sua prima stagione prof, vinse una tappa della Vuelta di Spagna, mentre nella stagione successiva fu 2° a Wetteren e nella Hesbaye-Condroz. Tornò alla vittoria nel 1950, quando si impose nel Criterium di Gent, indi fu 2° nel Giro del Limburgo, a Tessenderlo e 3°, su pista, nel Campionato belga dell'inseguimento. Un piazzamento, quest'ultimo, che migliorò di una posizione nel '51, anno nel quale dedicandosi molto alla pista, colse pure un secondo posto nell'omnium di Zwartberg. Nel 1952 finì 2° nella seconda tappa del Giro d'Olanda, mentre nella stagione successiva, finalmente, tornò al successo, vincendo dapprima la Heusden-Zolder e, poi, il Criterium Brasschaat. Anche nel 1954 andò a segno, vincendo la tappa di Liegi al Giro del Belgio, indi fu 2° nel Giro del Limburgo, 3° nella frazione di Eisden dell'Attraverso il Belgio, 3° nel G.P. di Overpelt e 3°, in pista, nel Campionato belga dell'inseguimento. Nel 1955 fu autore di una pioggia di piazzamenti. Solo per citare i più importanti: fu 2° nel Campionato belga dell'inseguimento, 2° nella tappa di Florenville al Giro del Belgio, 3° nella frazione di Eisden nell'Attraverso il Belgio, 3° nel Giro delle Regioni di Frontiera e nel GP di Helchteren di ciclocross. Nel 1956, il successo forse più importante della carriera di Gielen, nella Roubaix-Huy. Continuò a correre fino alla primavera del 1957. Nelle grandi corse non fu mai vicino al podio, anche se nella Milano Sanremo '50, nella Parigi-Bruxelles '50 e nella Freccia Vallone, chiuse al 9° posto.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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