José Urea Pulido

Nato a Jaen il 6 luglio 1967. Passista scalatore. Professionista dal settembre 1988 al 1992, con due vittorie.
Un corridore che ha saputo fare quel che gli si chiedeva, ma che, evidentemente, non ha accontentato a sufficienza i suoi direttori sportivi, che lo hanno lasciato libero presto, a soli 25. In sostanza, il buon Josè, andaluso, ha fatto il gregario, ha sempre portato a termine le grandi corse a tappe nelle quali è stato schierato dalla Seur, il suo unico team professionistico, ed ha aiutato i suoi capitani, ma non era un vincente, quando magari lo si chiamava a fare la propria corsa. Interpretazioni, s'intende, perché nel ciclismo che stava cambiando (progressivamente in peggio), quando Urea fece decisamente la sua corsa qualcosa di buono fece. Vinse nel 1989 la tappa di Loulé al Giro del Portogallo. Poi sempre in terra lusitana fu 2° nella quarta tappa della Volta ao Alentejo, manifestazione che lo vide cogliere anche due 4° ed un 5° di tappa, il 3° posto nella Classifica finale ed il successo nella Classifica riservata ai Giovani. Sempre nel 1989, il suo anno migliore, colse il 3° posto nel GP di Naquera e concluse il suo primo GT, ovvero la Vuelta di Spagna al 107° posto. Successivamente fu 89° al Tour de France nel 1990, 55° e 78° al Giro d'Italia 1991-'92 e 91° alla Vuelta di Spagna '92. Trovatosi senza squadra professionistica nel 1993, continuò l'attività fra gli elite senza contratto, con piccole formazioni, vincendo pure diverse corse, fino al 1999.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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