Gilberto Dall'Agata

Nato a Cesena il 27 giugno 1930. Passista scalatore. Professionista dal 1953 al 1960 con 4 vittorie. Cresciuto nella Renato Serra, divenne fra i dilettanti un corridore di punta del sodalizio, grazie alle sue condotte spavalde e tangibilmente produttive. Nella categoria, infatti, si impose in ben 22 occasioni, alcune di notevole prestigio a livello regionale e nazionale, come ad esempio la Coppa Caduti Sammartinesi, sul duro circuito di Rocca delle Camminate. Passista resistente, poco dotato di spunto veloce, buon scalatore, venne considerato maturo per il professionismo già nel 1953, anno nel quale militò fra gli indipendenti, distinguendosi al cospetto di corridori della massima categoria. Nel 1954 l'accasamento fra i prof, con la Frejus, stagione nella quale ottenne piazzamenti di rilievo al Giro di Sicilia a tappe, che chiuse 5°, al Giro del Piemonte (6°) e portò a termine il suo primo Giro d'Italia, classificandosi 64°. Dal 1955 al 1959, proseguì la carriera con Arbos, Torpado e Ghigi. Il 1955, fu il suo anno di grazia: vinse il Giro di Sicilia, il Trofeo Colli Pistoiesi e il GP Pontremoli, colse molti piazzamenti di valore e fu riserva azzurra ai Mondiali di Frascati. L'anno dopo, il suo quarto successo nel Circuito di Pescara. Prese parte ad altri cinque Giri d'Italia, classificandosi 57° nel '55, 21° nel '56, 40° nel '57, 26° nel '58 e 71° nel '59. Nel 1958 fu selezionato nella squadra tricolore per il Tour de France, dove, da gran gregario di Vito Favero, chiuse 50°. Nel 1960, invece, al suo ultimo anno di carriera, prese parte alla Vuelta di Spagna, in un'edizione tra le più terribili della storia della corsa: degli 80 partenti solo 24 la conclusero. Dall'Agata si ritirò, ma fu 2° nella tappa di Madrid, la sesta.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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