Mario Aerts

Nato a Herentals il 31 dicembre 1974. Passista. Professionista dal 1995 al 2011 con 4 vittorie.
Di tutto un po' e tanta volontà, ma un corridore che del celebre concittadino Rik Van Looy, può condividere solo una Freccia Vallone e, per il resto solo.......il passaggio al professionismo nel ciclismo. In altre parole un discreto corridore che anche da dilettante non ha mai avuto punte di spessore ma solo una grande capacità di fungere da cinghia di squadra. Che oggi sia un direttore sportivo, per quello che è stato da atleta, è solo una logica conseguenza.
L'esser stato sin da subito un dilettante piazzato per eccellenza anche in corse di buon livello, gli valse una certa attenzione, che, nel 1994, raggiunse l'apice, grazie pure alla vittoria in una tappa del Giro delle Regioni Valloni. Ed a soli 20 anni, ebbe l'opportunità di correre come tirocinante nella Vlanderen 2002-Eddy Merckx. Si fece ben volere e, nel 1996, poté correre stabilmente fra i professionisti col team citato. Nell'anno d'esordio, colse un bel successo nel Grand Prix d'Isbergues. Nella stagione successiva, un'altra bella vittoria, nel Circuito Franco-Belga.
Col 1998 arrivò l'ingaggio in un team di livello come la Lotto-Mobistar, ed il ruolo di Aerts, si collocò definitivamente su quelle che erano le sue più evidenti caratteristiche: fungere da spalla o da gregario. Nel 2001, grazie a quella regolarità che lo ha sempre accompagnato nel suo ruolo di compattatore di squadra, si trovò a vincere la Generale finale del Giro della Provincia di Lucca, una corsa a frazioni che verteva su 4 tappe. L'anno seguente, il successo principe della sua lunga carriera, quando, sul Muro di Huy, riuscì ad anticipare Unai Etxebarria e Michele Bartoli di qualche secondo e far sua la Freccia Vallone. Fu pure l'ultimo successo di Mario Aerts che, da quel giorno, fino a tutta la stagione 2011, ha sempre fatto con devozione e silenzioso gregario. Dal 2012 è direttore sportivo della sua squadra storica, la Lotto Soudal.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
©2002-2023 Museo del Ciclismo Associazione Culturale ONLUS - C.F.94259220484 - info@museociclismo.it - Tutti i diritti riservati

I dati inseriti in archivio sono il risultato di una ricerca bibliografica e storiografica di Paolo Mannini (curatore dell'Archivio). Le fonti utilizzate sono svariate (giornali, libri, enciclopedie, siti internet, archivi digitali e frequentazioni sui vari Forum inerenti il ciclismo). Chiunque desideri contribuire alla raccolta dei dati, aggiunta di materiale da pubblicare o alla correzione di errori può farlo mettendosi in contatto con Paolo Mannini o con la Redazione.

Preferenze Cookies - Privacy Policy