Roberto Conti

Nato a Faenza, il 16 dicembre 1964. Passista scalatore. Alto 1,80 per 67 kg. Professionista dal 1986 al 2003 con due vittorie.
Ha iniziato a correre in bicicletta a 14 anni, nel 1978, spinto da un vicino che, tutte le domeniche, seguiva le corse ciclistiche. Particolarmente a suo agio nelle corse dure, mostrò ben presto le sue qualità di grimpeur. Da dilettante, fra le altre corse, vinse nel 1984 il Campionato Regionale, al termine di una corsa massacrante contemplante ben quattro impegnative salite. Grazie a queste sue doti, fu notato dagli osservatori più attenti e, nel 1986, passò professionista, dimostrando subito evidenti qualità per le gare a tappe. La sua carriera lo ha poi dimostrato compiutamente. Nelle grandi corse a frazioni, infatti, quando la strada cominciava a salire, è sempre stato fra i migliori. Fra i professionisti ha corso per 18 stagioni, chiudendo con l'attività agonistica nel 2003, a quasi 39 anni. Ha preso parte a 16 Giri d'Italia (solo 2 non conclusi), ottenendo la Maglia Bianca come miglior giovane nel 1987 (dove chiuse 15°) e, come miglior piazzamento, il 9° posto nel 1992. Nel 2003, ha disputato l'ultima edizione, chiudendo al 56° posto.
Ancora migliore il suo ruolino nella "regina delle corse a tappe", il Tour de France. Ne ha corsi 11 consecutivamente e solo in 3 occasioni non conclusi. Nel 1990, alla sua prima partecipazione, dopo diversi piazzamenti di tappa, chiuse 18°. Nel 1991, vinse con l'Ariostea la cronosquadre Bron-Chassieu, ma fu l'edizione del 1994 a regalargli la più grande soddisfazione personale, quando trionfò in solitudine, nella tappa Valréas-Alpe d'Huez e chiuse il Tour al 6° posto. Nella Grande Boucle si mise ancora in grande evidenza nel 1997 (10°) e nel 2000 (16°) alla sua ultima partecipazione. Nel 1999, ha ottenuto il suo ultimo successo da professionista, vincendo il Giro di Romagna, la sua terra.
La grandezza di Conti però, più che nel suo palmares, s'è resa evidente per il solco storico che ha saputo tracciare come gregario o spalla: senza dubbio uno dei migliori nella storia del ciclismo degli ultimi 40 anni. Un gregario dotato di resistenza e di intuito, di generosità e di capacità di leggere la corsa, nonché di avviare le grandi azioni dei suoi capitani. Argentin, Fondriest, Tonkov, Cipollini, Casagrande, Di Luca e Pantani, hanno avuto la grande fortuna di trovarselo a fianco. Del "Pirata", Roberto, è stato riferimento principale, soprattutto nel Tour '97, quando il grande scalatore di Cesenatico doveva ritrovarsi, dopo il grave incidente di Superga e la caduta nel Giro d'Italia del medesimo anno. Ed era accanto a Marco Pantani, il 27 luglio 1998, quando il Pirata compì la straordinaria impresa a Les 2 Alpes. D'altronde, il Territorio d'Oisans, è molto caro a Roberto Conti: nel 1994 era giunto terzo nella tappa del Giro d'Italia, Cuneo-Les 2 Alpes, ed un mese dopo, andò a vincere sul traguardo dell'Alpe d'Huez. Quei paesaggi, sono davvero la dimora francese di Roberto.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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