Storia di Marino Vigna

Ha acquisito in pista, in particolare al Vigorelli che frequentava con particolare assiduità e serietà, il piacevole ed efficace colpo di pedale che gli ha consentito di cogliere un gran numero di affermazioni e di far parte del quartetto azzurro (con Arienti, Testa e Vallotto) che con il favoloso tempo di 4'30"9 trionfò nell'inseguimento a squadre alle Olimpiadi di Roma nel '60.
Nel finale di quello stesso anno s'impose in coppia con Fezzardi nel Trofeo Baracchi ottenendo un tempo migliore di quello di Ronchini-Venturelli vittoriosi tra i professionisti. Non eccessivamente brillanti furono i suoi risultati tra i professionisti (passò nel '61) anche se non mancò di centrare qualche bersaglio come la tappa di Cremona nel Giro '63, la Tre Valli Varesine, la tappa di Losanna nel Giro di Romandia e il Gran Premio Camucia nel '64, il Trofeo Laigueglia nel '65 e, infine, la Milano-Torino '66. Chiuse la carriera nel '67 e l'anno successivo, in riconoscenza delle sue doti di intelligenza e di abilità tecnica, nella Faema con Merckx e Adorni (campione del mondo) ebbe l'incarico. Passò poi ad assumere quello di c.t. per la pista professionisti e quindi quello di presidente della commissione tecnica della Lega oltre al ruolo di consigliere in seno all'Associazione corridori.
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